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Ossona. Ecco la giunta del consiglio comunale

Con il consiglio comunale dello scorso lunedì 25 giugno si è insediata la nuova Giunta, composta dalle quattro persone che affiancheranno il sindaco Giovanni Venegoni nel prossimi cinque anni. I nomi sono già conosciuti: si tratta di Marina Roma, Maria Giovanna Garavaglia, Fabio Porzio e Matteo Gussoni. Insieme al sindaco costituiscono una particolarità. Nessuno di loro è mai stato prima nel consiglio comunale di Ossona. Sono quindi una perfetta novità nella politica del paese.

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Fabio Porzio, urbanistica

Fabio Porzio è assessore ai lavori pubblici ed edilizia. Si occuperà di organizzare tutto ciò che riguarda il reparto dei lavori pubblici. Ha 54 anni, è nato a Milano e sposato con una ossonese doc, vive Ossona da 23 anni insieme alla moglie e due figli. Nel suo curriculum ha scritto che si occupa di “tematiche patrimoniali ed espropri da 27 anni durante i quali è maturato un’esperienza significativa nell’ambito delle pubbliche amministrazioni”. Non era entrato nel particolare , ma è ma stato per molti anni un tecnico degli uffici dei lavori pubblici ed edilizia di un grande comune dell’hinterland Milanese prima, e poi di una grande azienda pubblica che si occupa di manutenzioni e della realizzazione di grandi progetti di infrastrutture autostradali. E’ quindi in grado di gestire l’assessorato all’urbanistica di Ossona in modo efficiente.

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Matteo Gussoni, delega alle associazioni e alla pace

Matteo Gussoni si è presentato dal punto di vista professionale e alcuni si sono sorpresi di vedergli affidata la delega ai rpporti con le asociazioni. sul suo curriculum aveva scritto

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la scala Rho b&b

“41 anni, nato e cresciuto a Ossona. Laureato in Economia Aziendale, sono consulente aziendale e fiscale. Consigliere della locale Avis Ossona, collaboro da diversi anni con la @Pro Loco “Morus Nigra” APS Ossona nell’organizzazione del Cioca & Baraca Fest . Sono sposato, ho due bambini 👨‍👩‍👦‍👦 e mi diverto ancora a giocare a calcio nella squadra amatoriale del paese”. Matteo Gussoni ha però un’altra caratteristica che lo porta ad essere adattissimo al suolo di assessore alle associazioni e che spiega anche quella strana, ma non per Ossona, delega alla pace, che gli è stata attribuita.

E’ infatti il figlio di Perluigi Gussoni, per anni assessore e consigliere con la lista incontro e scomparso nel 2020. Chiamato familiarmente Pier, apparteneva e lavorava con tutte le associazioni di Ossona, come volontario. Matteo Gussoni è cresciuto così con il volontariato e l’associazionismo a pranzo e cena. Quel famoso assessorato alla pace era quello tradizionalmente affidato a Pier. Allora, nel 2014, non aveva un grande senso pratico ed era più un simbolo, una bandiera, delle amministrazioni di sinistra, ma a lui piaceva.

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Oggi la delega alla pace a Ossona ha senso, sia come riconoscimento affettuoso ad un uomo che ha dato molto nel campo del volontariato, sia perchè oggi, dopo pandemie e con le guerre reali così vicine a casa, e con una situazione di continuo stress economico e lavorativo, c’è bisogno davvero di pace, non intesa come bandiera politica, ma come reale bisogno della comunità, da soddisfare.

Maria Giovanna Garavaglia, istruzione e sociale

A lei tocca la delega al sociale, alla scuola e ai servizi alla persona. E’ stata, per 40 anni, un’insegnante. Ora è in pensione. Ha ricoperto ruoli amministrativi nella scuola per più di 20 anni. E’ ossonese da molte generazioni e può brillantemente occuparsi di tutto il comparto che riguarda i servizi sociali e le esigenze della scuola. Conosce bene quindi i problemi e le esigenze delle scuole e non le manca la conoscenza della popolazione di Ossona.

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la scala Rho b&b

Marina Roma, assessore esterno al Bilancio

E’ la nomina che ha mandato nel panico sia le opposizioni sia una parte del paese. Marina Roma, nata e cresciuta alla Roveda di Sedriano, residente a Marcallo con Casone e moglie del senatore leghista Massimo Garavaglia, è una delle poche donne con competenze di amministrazione pubblica di alto livello della Lega. La scelta del sindaco è stato un colpo da maestro. Ma su questa nomina vanno spese due parole in più di spiegazione.

Durante e dopo il consiglio comunale si è creata una situazione buffa

Mentre Sergio Garavaglia, dall’opposizione, si è lamentato della mancanza di trasparenza sui “rapporti privilegiati” della lista Uniti per Ossona con la Lega, che secondo lui non erano stati palesi in campagna elettorale, Incontro non ha commentato in consiglio, per poi lanciarsi in un dopo consiglio a crocchio fuori della cancellata di villa Litta in cui esprimevano dei “Temo, Temo”, probabilmente dei timori su quanto Marina Roma avrebbe trovato nella costruzione dei bilanci comunali.

Il paese

Sono critiche che si sono sparse in paese. Da una parte hanno aumentato le aspettative sul lato finanziario del comune, dall’altra c’è chi intravede nella nomina di Marina Roma un rapporto stretto della lista Uniti per Ossona con la Lega e se ne lamentano, perchè, dicevano, non lo si sapeva in campagna elettorale. Spargere questo genere di voci equivale a dar dei deficienti agli elettori, è come dire che nessuno si era accorto che nella lista c’erano due conosciuti som (soci ordinari militanti) della Lega, che fanno parte della sezione del paese.

Se due persone politicamente attive sono in una lista, il loro apporto è quello del collegamento con la struttura politica di riferimento. E se anche non ci fosse arrivato nessuno, lo avevo scritto io nell’articolo della presentazione della lista di Uniti per Ossona, dove era assolutamente palese che la Lega c’era.

Politicamente, non è una novità

Non è la prima volta che a Ossona c’è un assessore esterno politicamente schierato. La nomina di Francesca Monno, da parte del sindaco Marino Venegoni quale assessore esterno ai lavori pubblici, nel 2014, era il frutto di un accordo politico con l’area mantovaniana di Forza Italia, e il marito era candidato a Magenta sempre per l’area di Forza Italia, e questo nonostante la giunta Incontro fosse espressione del centro sinistra. La politica nasce sempre da una situazione reale, da cui bisogna partire per costruire qualcosa.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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