La magia della nascita delle tartarughe a Lampedusa: un impegno collettivo per la salvaguardia
Tra maggio e giugno, le spiagge di Lampedusa diventano il palcoscenico di un evento straordinario: la deposizione delle uova da parte delle tartarughe Caretta Caretta. Questo rituale millenario si ripete quando le femmine risalgono la spiaggia, attirate dalla luce della luna, per trovare un luogo sicuro dove nidificare. Nel 2023, grazie all’instancabile lavoro dei volontari e delle organizzazioni di tutela, sono state monitorate oltre 60 tartarughe, portando a circa 100 nidi sulla splendida isola. Anche quest’anno aspettiamo con ansia la schiusa per contare i nuovi esemplari. Sulla spiaggia di Cala Croce, il mattino del 27 maggio, il personale della Riserva ha avvistato il primo nido, secondo quanto scritto sul sito della regione Sicilia.
Il lavoro dei volontari è fondamentale per garantire la sopravvivenza delle nuove generazioni di tartarughe. Questi appassionati sono membri di associazioni come Legambiente e TartaNurse, oppure lavorano per la Riserva. Si dedicano a monitorare le spiagge, identificare i nidi e proteggere le uova da predatori e condizioni avverse. Ogni giorno, armeggiando con sacchi e recinzioni, si investono nel futuro di queste creature marine, educando anche i turisti sull’importanza della conservazione.
Il culmine di questo processo avviene nei mesi di agosto e settembre, quando le piccole tartarughine cominciano a emergere dai loro nidi, pronte a intraprendere la loro avventura verso il mare. Con un occhio attento al cielo, i volontari si schierano lungo la riva per garantire che le neonate raggiungano l’acqua in sicurezza, affrontando le sfide del mondo marino.
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