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L’olio essenziale di rosa. Un tesoro da trattare con cura

L’olio essenziale di rosa, un prezioso elisir della bellezza, è estratto dai petali di diverse varietà di rosa, principalmente la Rosa damascena e la Rosa centifolia, con la prima particolarmente apprezzata per la produzione di olio essenziale. Per ottenere un litro di olio essenziale, occorrono circa 4.000 kg di petali, un processo che lo rende particolarmente pregiato e costoso.

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La coltivazione delle rose avviene soprattutto in Bulgaria, che ha oltre il 70% della produzione mondiale di olio essenziale di rosa. E’ prodotto anche in Turchia, nelle aree del Kurdistan, in Arabia Saudita e in Marocco, dove le condizioni climatiche sono ideali. In Italia la produzione è limitata, c’è però un crescente interesse nell’uso dell’olio di rosa nei settori della cosmesi e della profumeria.

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L’olio essenziale di rosa è noto per le sue proprietà idratanti, antinfiammatorie e antidepressive, rendendolo un ingrediente chiave in creme, sieri e oli per il viso. È ampiamente utilizzato in cosmetica per trattare pelli sensibili, secche e mature, grazie alla sua capacità di calmare irritazioni e nutrire l’epidermide. In farmacologia, è utilizzato per le sue capacità lenitive e nel trattamento di disturbi dell’umore. In aromaterapia è apprezzato per il suo effetto rilassante, contribuendo a ridurre stress e ansia. Inoltre, viene impiegato per alleviare dolori mestruali e migliorare l’umore durante il ciclo e la menopausa.

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Come lo si estrae

L’estrazione dell’olio essenziale di rosa avviene principalmente attraverso distillazione in corrente di vapore dei petali, un metodo che preserva l’aroma e i benefici e le proprietà delle rose. Un’altra tecnica è l’estrazione con solvente, utilizzata per ottenere l’assoluta di rosa, un prodotto altamente concentrato utilizzato soprattutto in profumeria.

Si può mangiare?

Generalmente, l’olio essenziale di rosa non è commestibile e viene utilizzato principalmente per applicazioni topiche e in aromaterapia. Tuttavia, alcune fonti indicano che può essere impiegato in ambito culinario, ad esempio per aromatizzare dolci o bevande, purché si utilizzi un prodotto di che sia testato e garantito come alimentare e in quantità estremamente ridotte, data la sua alta concentrazione. È fondamentale assicurarsi che l’olio sia adatto all’uso alimentare ed è bene consultare un esperto prima di utilizzarlo in cucina.

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