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Le baby gang di Vanzaghello e dintorni

Baby gang a Vanzaghello (Milano), e nei paesi dei dintorni. Ci sono una 50ina di ragazzi che, fino alla sera tardi, ben dopo mezzanotte, passano il tempo in piazza Pertini, a Vanzaghello. Giocano a palla usando il muro del centro civico di Vanzaghello per farla rimbalzare, sapendo bene di far impazzire chi vuole dormire, fumano vari tipi di marijuana e di hashish, seduti per terra sotto l’entrata degli uffici della polizia locale. Le telecamere non costituiscono un problema, sanno fino a dove arriva il loro raggio d’azione e ne stanno abilmente al di fuori.

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Neppure il cancello automatico è un problema. Una scatola di cartone e dello scotch e lo bloccano fino a che non viene loro la voglia di andarsene. Poi tolgono scatola e scotch e lo nascondo da qualche parte per riusarlo la sera sequente. Condiscono la Marijuana con il vino in bottiglioni, e qualche volta appaiono anche grappa e altri alcolici. In giro c’è sempre qualcuno che vende e qualcuno che compra. E’ un mercato fiorente, ormai.

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I ragazzi si muovono dal parco di via Roma a piazza Pertini fino al parco Europa Unita a gruppi, suddivisi più o meno per età. Prendono il treno la sera e vanno a Busto Arsizio, oppure sconfinano a Magnago. La musica sempre alta, lo spinello sempre acceso e nascosto fra le dita, e si comportano con l’idea di voler anche loro diventare dei Trapper.

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Quelle poche volte in cui nominano la polizia locale, chiamano gli agenti “Localotti”. Il resto del tempo ne ignorano completamente l’esistenza. Non hanno paura dei carabinieri. Li odiano e ne odiano gli stivali. Chiamano la perquisizione corporale “perqui” e avere in tasca un coltello li fa sentire potenti. Non pensiate che non abbiano il coraggio di usarlo. Sono talmente sciocchi che lo useranno sicuramente.

La loro ingenuità è quasi disarmante. Pensano sempre di farla franca, di essere arrivati per primi, che nessuno capisca chi sono e cosa faranno. Sono più prevedibili dei bambini piccoli. Seguono strade distruttive già percorse da altri prima di loro. Sono pericolosi, per sè stessi e per gli altri, e finiranno quasi certamente male la loro vita, probabilmente in breve tempo e qualche volta portandosi dietro degli innocenti.

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A Vanzaghello oggi si lamentano della loro presenza e del fatto che terrorizzano i ragazzini più piccoli che le famiglie, più brave di quelle degli altri, sono riuscite a far crescere in modo più sano e onesto. Sulle pagine di Altomilanese è apparso un articolo che racconta in breve una vicenda.

I genitori si sono rivolti al Sindaco e non avendo avuto risposte, sono andati dai carabinieri e hanno effettuato degli esposti, e alcuni dei ragazzini delle baby gang, quelli ancora minorenni, sono stati chiamati e sono andati in caserma a rispondere, accompagnati dai genitori. Quelli più grandi probabilmente non ci sono andati. Alcuni stanno già afforntando dei processi per rapine e aggressioni avvenute quando avevano l’età dei nuovi arrivati. Hanno imparato: prima di andare dai carabinieri, consultano il loro avvocato.

Nota della redazione
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2 pensieri riguardo “Le baby gang di Vanzaghello e dintorni

  • Vorrei fare un applauso per questo magnifico articolo scritto sicuramente in italiano e molto impersonale. Siete magnifici a breve aspetto la serie su netflix: Vanzaghello Cocaine Cowboys

  • Impersonale? La maggior parte di quei ragazzini sono minorenni. Nomi non ce ne possono essere, è contro il codice deontologico dei Giornalisti
    Per Netflix invece, ci stiamo attrezzando. Chissà mai…

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