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La libertà parte da Cuggiono. Autonomia della Lombardia. Che fine ha fatto il rispetto del referendum del 22 ottobre 2017?

Domani, 20 aprile 2022, alle 21. All’ordine del giorno del consiglio comunale di Cuggiono c’è anche una mozione sul referendum sull’autonomia della Regione Lombardia, avvenuto il 22 ottobre 2017, e sullo stato della sua attuazione. La ha presentata il gruppo consigliare di minoranza Agorà, con il consigliere comunale Abramo Bellani.

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Il sindaco di Cuggiono, Giovanni Cucchetti, appartiene a Cuggiono democratica, ma non si può inserire l’aver portato in consiglio comunale una discussione inerente al referendum sull’autonomia della Regione Lombardia fra le provocazioni. Sia per la storia politica di Cuggiono sia per quella personale di del consigliere Abramo Bellani, sia perchè il pd ha appoggiato lo svolgimento del referendum lombardo.

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cambiamenti. Social journalism

La mozione, che sarà discussa al punto 9, fa un’escursione fra i principali momenti che hanno seguito il referendum avvenuto lo scorso 22 ottobre 2017 e chiede al sindaco Cucchetti, in modo molto coerente, di fare due cose istituzionalmente corrette e all’interno della sua visione politica.

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Se la mozione sarà approvata, il sindaco si impegnerà ad informare regolarmente il consiglio comunale e l’intera cittadinanza nel merito degli sviluppi del referendum e delle priorità, a fronte del riconoscimento dovuto all’esito del voto liberamente espresso il 22 ottobre 2017 dal popolo. Infatti il referendum per l’autonomia della Lombardia aveva visto esprimersi in modo positivo il 96% della popolazione di Cuggiono ed è un diritto locale che quella stessa popolazione sia informata in modo continuato sull’ attuazione di quanto richiesto.

Si richiede al sindaco coerenza con il suo impegno politico

Altro impegno del sindaco, in caso di approvazione della mozione, sarà esercitare istituzionalmente una costante pressione sugli organi regionali, in modo che venga portato a compimento il passaggio stato regione che in questo momento è al palo. In questo modo si Chiedi al sindaco di fare il suo dovere, cioè ottenere dalla regione Lombardia che rispetti l’impegno preso con i cittadini. Considerando che il Partito Democratico è all’opposizione anche in Regione Lombardia si chiede comunque Cucchetti di esercitare una azione politica coerente con il suo impegno politico con il Partito Democratico.

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Abramo Bellani

Anche se molti potrebbero pensare, al di fuori di Cuggiono, che questa sia una mozione della Lega, non è così. È stata Infatti proposta da Abramo Bellani della lista Agorà. La lega di Salvini si trova anche lei all’opposizione con la lista Perletti sindaco, ma non è fra i firmatari della mozione.

Anche se è consigliere comunale di opposizione a Cuggiono, Abramo Bellani ha avuto, e continua ad avere, una forte influenza su tutta la storia politica dell’Alto Milanese. Era segretario provinciale della Lega Nord per il Ticino nel duro periodo della Secessione, il 1996.

Abramo Bellani lasciò la Lega dopo una lite con Umberto Bossi, in quegli anni. Ha sempre comunque avuto una forte influenza sui secessionisti e sui militanti leghisti dell’ altomilanese, che gli riconoscevano peso, intelligenza politica e una grande coerenza personale.

Un’azione politica per ottenere il rispetto del risultato del referendum lombardo

risultati del referendum sull' autonomia della regione Lombardia del 22 ottobre 2017
risultati del referendum del 22 ottobre2017

Oggi presenta quindi una mozione destinata ad alzare un polverone politico che andrà oltre Cuggiono e arriverà in regione Lombardia, dove siede, fra i banchi della maggioranza, il consigliere regionale leghista Curzio Trezzani, ex sindaco di Boffalora sul Ticino, che era commissario della sezione della Lega Salvini a Cuggiono, al momento delle ultime elezioni ammnistrative, e che ha la responsabilità, quindi, di non aver saputo gestire il periodo elettorale seguente alle dimissioni del sindaco leghista Maria Teresa Perletti, causando l’uscita dal movimento leghista dei militanti storici che potevano contare su pacchetti di voti importanti, e la conseguente perdita delle elezioni comunali da parte della lega.

E’ innegabile infatti che dal 2018, non sono stati fatti passi avanti per ottenere dallo Stato italiano il rispetto del voto referendario del 22 ottobre 2017. Come riporta anche la mozione presentata da Abramo Bellani, le ultime notizie avute sul referendum per l’autonomia della Lombardia risalgono ad una nota sul sito della regione Lombardia, del febbraio 2019.

Scrivono che è prevista per il 15 febbraio 2019 la sottoscrizione dell’intesa con il governo in carica, e, sei mesi dopo, il 23 settembre 2019, il governatore della Lombardia è quello del Veneto hanno scritto una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri per sollecitare una bozza di Intesa, in considerazione del referendum svoltosi quasi due anni prima.

È chiaro che il 15 febbraio del 2019 non è stato sottoscritto niente, che il governo italiano è inadempiente nei confronti delle 2 regioni e nei confronti dei cittadini che hanno votato il referendum sull’autonomia delle regioni Lombardia e Veneto.

Il sindaco Giovanni Cucchetti

Sono pochi i sindaci che approvano le mozioni delle minoranze e ancor meno quelli che danno importanza alle questioni politiche o se ne sentono coinvolti. In generale le bocciano senza neppure quasi leggerle, ed è quindi abbastanza probabile che il sindaco Giovanni Cucchetti e il suo gruppo consigliare non approvino la mozione di Abramo Bellani e del gruppo Agorà.

Se sarà così, però, Il sindaco cucchetti perderà l’occasione di dare un assist ai suoi referenti del partito democratico in Regione Lombardia, che potrebbero a loro volta trasformare la mozione di Cuggiono in una mozione in Regione Lombardia, mettendo in difficoltà la maggioranza di centro destra su un tema molto importante per la Lega ma che per questioni gli equilibri interni non viene affrontato dal 2019.

Cosa succederà domani sera al consiglio comunale di Cuggiono? La maggioranza del Partito Democratico di Cuggiono coglierà al volo l’occasione di dimostrare la debolezza politica della maggioranza in consiglio regionale, oppure si atterrà alla regola non scritta di non approvare le emozioni delle minoranze? Riconoscerà il valore democratico di un consiglio comunale che chiede il rispetto concreto del voto del Popolo oppure derubricherà la mozione di Agora come un fastidio di cui liberarsi senza troppe parole?

Approvata o respinta, però, in questo caso, non ha importanza, perché è stata presentata. E’ necessario fare domande, e ottenere risposte, a regione Lombardia sul motivo per cui in 5 anni non sono ancora riusciti ad ottenere nulla dallo Stato italiano e ti rimando va chiesto allo Stato italiano perchè non ha messo nelle priorità quella che è una priorità, cioè il rispetto del voto referendario dei Lombardi. E se la mozione di Cuggiono non sarà approvata e non produrrà effetti istituzionali veloci, la domanda la faccio io come giornalista. Che fine ha fatto il rispetto il referendum del 22 ottobre 2017?

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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