Piemonte

25 novembre a palazzo Lascaris. Andrea Cane (Lega Salvini Piemonte): “La violenza è un problema culturale: occorre cambiare la testa non introdurre gli asterischi”

Torino. 25 novembre, Andrea Cane. “La violenza è un problema culturale: occorre cambiare la testa non introdurre gli asterischi”. Nel corso del Consiglio regionale aperto dedicato all’odierna Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è intervenuto il Consigliere regionale canavesano della Lega Andrea Cane.

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“Che cosa abbiamo fatto per evitare, arginare, denunciare questo fiume di sangue versato? – ha chiesto all’aula il Vicepresidente della Commissione Sanità Andrea Cane – Noi italiani che non riusciamo a proteggere le donne dalla violenza maschile, noi che non siamo riusciti a traguardare un paradigma culturale che rispetti i diritti delle donne, abbiamo invece pontificato che con un disegno di legge avremo annullato l’omolesbobitransfobia”.

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il video: https://fb.watch/9uUNcGskzr/

“Noi che siamo intrisi di patriarcato emotivo, sentimentale, culturale pensiamo veramente che sia un asterisco nelle comunicazioni a cambiarci la testa? – Andrea Cane riferisce alla recente iniziativa del liceo classico torinese Cavour di togliere nelle comunicazioni finali la lettera che definisce il sesso sostituendola con un asterisco. ” Dobbiamo evolvere coscienze e sensibilità, non legiferare a caso in base alle mode, guardando ad un salto culturale emotivo sociale che nessuno metterà su carta o imbragherà in un codice.

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Non saranno il bagno per il sesso neutro o fluido o l’asterisco che ci cambieranno la testa, noi dobbiamo soprattutto rispettare la nostra immagine personale delle donne: libere, vestite, spogliate, degne di rispetto comunque, ma soprattutto donne! Una donna non è solo una quota rosa o una pari opportunità: la legge non vale niente se non è nel cervello delle persone! Solo quando non sarà un problema linguistico ma supereremo un aggettivo o un pronome possessivo abbinato a una donna forse potremo aggiungere diritti a tutti senza toglierli ad altri.

Si uccide ancora tanto nel 2021 (ad oggi dall’inizio dell’anno sono arrivati a 109 i femminicidi in Italia) perché si trasgredisce ai rigidi ruoli voluti da una società patriarcale: per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne auspico quindi che negli altri licei si provveda magari ogni mese a fare delle ore di approfondimento della violenza, basterebbe purtroppo anche solo una rassegna stampa puntuale per commentare tutti quegli articoli di femminicidi che tutti noi speriamo un giorno di non leggere più sui nostri quotidiani locali e nazionali.

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