Una città, due mostre personali, un artista: Sergio Colleoni
Rho. Come nelle più grandi Metropoli del mondo, anche Rho oggi può fare invidia a capitali d’arte super rinomate, presentando in contemporanea due mostre personali di un unico artista: Sergio Colleoni. La prima mostra iniziata in una galleria privata, la Galleria d’arte Quadrifoglio di Matteo Carlo Olivares in via Dante Alighieri 9 a Rho, dal titolo “Volti”, in mostra dal 4 settembre al 3 ottobre con in seguenti orari lunedì dalle 10 alle 12:30; martedì dalle 16 alle 19:30; mercoledì dalle 10 alle 12:30 e dalle 16 alle 19:30; giovedì dalle 16 alle 19:30; venerdì dalle 16 alle 19:30; sabato dalle 10 alle 12:30 e dalle 16 alle 19:30.
La seconda mostra in spazi pubblici, presso la villa Burba in corso Europa 291 a Rho nelle Sale delle Colonne e dell’ex Filatoio, dal titolo “Tracce- Percorsi” che verrà inaugurata sabato 11 settembre alle ore 16, e sarà aperta al pubblico sino al 3 ottobre con i seguenti orari: da martedì a venerdì dalle 15:30 alle 18:30, il sabato e la domenica anche al mattino dalle 10:30 alle 12:30.
Queste le parole di Matteo Carlo Olivares sulla mostra allestita presso gli spazi della Galleria d’arte Quadrifoglio “In mostra ci sono 30 opere su carta che raffigurano volti di uomini e donne, non persone reali in quanto l’artista realizza questi volti a fine giornata, una sorta di rito, epurazione dei pensieri giornalieri, un appuntamento quasi costante e giornaliero. In effetti osservando queste opere si può notare che lo sguardo è quasi assorto in modo riflessivo e meditativo, in alcuni casi i tratti dei visi ricordano volti di personaggi mitologici o icone artistiche senza tempo.”
Questa è la poesia- testo introduttivo realizzato da Sergio Colleoni:
Volti…….
visti, pensati,
immaginati ma possibili.
Sguardi con tratti immersi in luci,
avvolti da ombre e cromie visibili.
Osservano vitali,
in un silenzio colmo di enigmi,
generando espressioni mutevoli
e desideri di dialoghi muti.
L’artista Sergio Colleoni racconta l’esposizione della sua mostra “Tracce- Percorsi” presso gli spazi di villa Burba dal giorno 11 settembre “La mostra sviluppa un confronto stilistico tra la dimensione del disegno e quella della scultura. Questo aspetto è visibile in particolare nella sala delle colonne, dove vengono presentate diverse sculture in terracotta smaltata a più cromie, mentre le pareti accolgono una serie di disegni I cui contenuti richiamano in parte le tematiche delle stesse sculture.”
“Sono tutti lavori realizzati negli ultimi due/tre anni come anche le sculture collocate nella sala successiva (ex filatoio). Qui sulle pareti sono esposti progetti di vetrate per chiese, con al centro il ritratto in terracotta smaltata di Giovanni Paolo II. Nel mezzo della sala si trova una serie di piccole sculture recentissime, nate come bozzetti per opere più grandi, ma subito divenute espressivamente autonome. Nell’esposizione sono state inoltre inserite quattro tele realizzate in anni passati. Questo per sottolineare un’affinità stilistica che si è protratta nel tempo.”
“Da ultimo, opera molto visibile, è la vetrata grande, raffigurante ‘L’albero della Vita’, sullo sfondo della sala delle colonne, realizzata nel 1994. Questa ha un rapporto con la grande scultura posta all’inizio della sala successiva, raffigurante ‘L’albero della Conoscenza’ (Dharma), un richiamo all’arte scultorea Indiana. Tracce e percorsi come fasi intuitive e articolate, ma che trovano una continuità in una ricerca espressiva ricca di complessità.”
Sergio Colleoni nasce a Rho (MI) nel 1951. Studia al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e consegue il Diploma in Scultura nel corso di Alik Cavaliere e Mino Ceretti.
Al Liceo Artistico di Brera inizia come assistente dello scultore Giacomo Benevelli e in seguito come docente di cattedra per la materia di scultura/discipline plastiche.
Ha un’attività artistica dagli anni settanta con esposizioni collettive e personali in luoghi pubblici e gallerie e contemporaneamente sviluppa esperienze significative nel campo dell’arte a tema sacra. Lavora per chiese prima con opere pittoriche in particolare con la progettazione e la realizzazione di vetrate mentre da anni si dedica alla scultura. In ambito prevalentemente privato si occupa di opera grafica.
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