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Kabul. La Nato, e gli americani, dovranno tornare in Afghanistan

C’è qualcosa che ancora non è stato detto sulla situazione dell’Afghanistan e di Kabul. Sono riflessioni che somigliano molto alla scoperta dell’acqua calda, ma che pare non siamo prese in considerazione nel racconto delle notizie di quanto sta succedendo dal 20 agosto all’aeroporto di Kabul.

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Pariamo dall’analisi più semplice. L’Afghanistan è un paese totalmente mussulmano, in cui vive una maggioranza pashtun, la stessa etnia che vive in Pakistan e circa il 30 % dei loro storici, acerrimi nemici, che fanno parte di altri gruppi etnici. E’ un paese che ha conosciuto gravi contraddizioni. Nel 1978 le donne avevano diritto al voto ed era un paese laico, appoggiato dall’Urss. Gli stati Uniti allora appoggiavano e finanziavano gli estremisti mussulmani, per dar fastidio ai sovietici. Wikipedia fa una sintesi dell’evolversi della storia dell’Afghnistan.

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I talebani sono Pashtun e hanno l’appoggio della maggioranza della popolazione. Chi ha collaborato con la Nato e le ambasciate occidentali sono gli appartenenti alla minoranza. Sono quelli che, sin dal 15 agosto, vengono cercati casa per casa e uccisi dai talebani. Sono in parte quelli assiepati davanti all’aeroporto di Kabul e che vogliono andare via con gli americani. I talebani però non hanno una struttura organizzativa tale che permetta loro di avere il controllo sui loro stessi uomini, quindi non riusciranno a fermare uccisioni, vendette e le altre cose terribili che succederanno in quel paese, ammesso che vogliano fermarle.

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Ci sono circa 3 milioni di persone, in Afghanistan, che sanno che con il ritiro delle forze Nato finiranno molto male. Lo testimoniano anche tanti messaggi su twitter, cui alcuni affidano le loro paure, che probabilmente sono molto reali. E’ però impossibile portarli via da lì.

Anche la ricerca dei veri colpevoli degli attentati di ieri all’aeroporto di Kabul è impossibile. Soprattutto perchè i colpevoli sono già morti. Gli attentati hanno colpito gli americani in ritirata così come i talebani al governo. E’ difficile che si sia trattato di un attentato ordinato dai talebani al governo, che dal loro punto di vista non vedranno l’ora che gli americani se ne vadano. Perchè mai ucciderli, quindi? Al nemico che fugge, si fanno ponti d’oro.

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On My Opinion

Secondo me, se la Nato non torna in Afghanistan, il mondo dovrà adattarsi all’idea di assistere allo sterminio di almeno un paio di milioni di persone. Questo perchè penso che se ci va la Cina, che si è candidata a risolvere i problemi dell’Afghanistan, lo sterminio sarà anche di più di un paio di milioni di persone. Probabilmente, però, non ne verremo a sapere nulla fino a che non avranno finito e, anche in quel caso, lo sapremo con un considerevole ritardo.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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