Lunedì parte il gamba de legn, murale, del pittore Vincenzo Gornati
A Ossona, all’angolo fra via Rimembranze e viale Europa, dove un tempo c’erano le scanscieu, le stampelle, cioè la stazione del Tram Gambadelegn, da lunedì sarà possibile ammirare il pittore di origini ossonesi Vincenzo Gornati mentre realizza il murale che riproduce le scene che ricordano il famoso treno milanese. Il dipinto sarà pronto in circa 2 mesi
Il Gambadelegn e la filastrocca che nomina tutte le stazioni
Con i suoi 15 km orari degli ultimi anni del 1800, il Gambadelegn portava gli operai e gli impiegati dai comuni dell’altomilanese fino a Milano. Lo faceva lentamente, sbuffando fumo nero, collegando Milano a Magenta e Castano Primo. A metà strada fra un tram e un trenino, attraversava la campagna seguendo in parte il tragitto storico del settecentesco postale fra Boffalora e Milano. Il Gambadegn diventò quasi subito un mito. Lo si sentiva arrivare, con il suo classico rumore, il “to tlocc” prodotto dalle ruote quando superavano lo spazio che collegava la rotaia con quella seguente.
In qualunque punto di Ossona ci si trovasse, si sapeva che quando si sentiva nell’aria, alle 6 del mattino, il fischio della locomotiva che partiva dalla stazione di Asmonte, se si usciva di casa si aveva il tempo di arrivare agli scanscioeu di viale Europa, quando arrivava il gamba de legn. C’era la mamma del pittore Gornati che, ancora quasi bambina, accompagnava la signora marchesa spingendo la carriola carica di bagagli, nel buio della mattina presto. Il to tloc del gamba de legn faceva da sfondo al to.tloc della ruota della carriola sulla pavimentazione di via padre Giuliani e di via delle Rimembranze.
Poi c’era la filastrocca che dedicava una strofa ad ogni fermata. Quella di Ossona diceva “A Ussona sa ferma un moment a spiciaa, cal riva el sciur Pasquaa,” cioè, “A Ossona si ferma un momento ad aspettare, che arrivi il signor Pasquale”. Secondo il racconto di Vincenzo Gornati, il signor Pasquale era un impiegato molto elegante che lavorava a Milano e che era sempre l’ultimo ad arrivare alla stazione del treno prima che il Gamba de legn fischiasse per la partenza.
Sono tante le storie legate a questo trenino dal suo nome. Una di queste, quella che preferisco, racconta che non si chiamava Gamba de legn proprio a casa del rumore che faceva e che somiglia molto a quello di una persona che camminava con una gamba di legno. Motivo per cui se il Gamba de legn aveva una gamba di legno era logico pensare che la stazione, dove si fermava quasi appoggiandosi, fosse chiamata Scanscieau, c come sono chiamate in milanese le stampelle.
Il murale
Lo scorso martedì 27 luglio, Vincenzo Gornati ha spiegato ai ragazzi del centro estivo comunale, nella palestra di Via Litta, come si svolgerà il suo lavoro e quale sarà il risultato finale. A fare da modello per il murale saranno due dipinti già già realizzati dal pittore durante una l’ultima fiera di San Bartolomeo. Un dipinto è una creazione da murales, moderna, piena di particolari evocativi della storia del paese, coloratissima è vivace. Il soggetto sarà allungato, saranno aggiunti personaggi e pezzi di rotaia.
L’altro è un dipinto copiato da una foto antica della Stazione del amba del Legn. È un dipinto realistico, romantico, dai colori della terra, come quelli di una vecchia foto in bianco e nero ingiallita dal tempo e dalla luce. Sono due visioni del mitico trenino che raccontano il passato il passato di Ossona integrandolo con il presente, attraverso l’arte del murale.
Il murale non è un’opera destinata a rimanere in eterno. In un tempo dove l’arte fotografica è alla portata di tutti l’espressione artistica della pittura non ha la necessità di restare per sempre nello stesso posto. Sono presto replicata dalle migliaia di foto qui la farà da soggetto, che resteranno nel tempo anche quando il muro su cui sarà dipinto non ci sarà più.
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.