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Aggressioni omofobe a Milano

La polizia e la Digos, milanesi, stanno indagando e raccogliendo elementi su una aggressione che pare avere, dai primi riscontri, connotazioni omofobe. La vittima è un barista 24enne, che aveva finito di lavorare in un bar di via Lecco a Milano. 3 gli aggressori. E’ successo questa mattina, intorno alle 5.30.

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Appena finito il suo turno di lavoro poco prima delle 3 del mattino, il giovane era nella zona di via lazzaretto, con degli amici quando 3 ragazzi si sono avvicinati e hanno tentato una aggressione. Il giovane è stato difeso però da altri ragazzi che hanno allontanato gli aggressori. I 3, intorno alle 5 gli aggressori sono tornati, ealle 5.40 hanno nuovamente aggredito il barista e un suo amico australiano, di 37 anni. Uno dei 3 aggressori ha rotto una bottiglia su un dissuasore di parcheggio e con i cocci ha ferito il barista alla mandibola. Poi i tre son fuggiti.

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A chiamare aiuto è stato un 29enne di passaggio che ha raccontato di aver visto 3 persone aggredire un ragazzo con una bottiglia rotta. Sul posto sono quindi arrivati i soccorsi e le volante della polizia di stato. Il giovane è stato portato al pronto soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli. Sarà sottoposto ad una operazione di chirurgia plastica per la ferita alla mandibola.

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Una delle due aggressioni omofobe

Dalle prime indagini sembra una aggressione di ubriachi, ma in ospedale i poliziotti incontrano l’amico del ferito che racconta come gli aggressori avessero urlato una serie di epiteti discriminatori. Ne fa un piccolo elenco. Un altro testimone, un 32enne, conferma che aveva sentito chiaramente le parole urlate dagli aggressori. Ora quindi il caso è passato anche nelle mani della Digos e la polizia continua le indagini per individuare i tre aggressori . La zona è piena di telecamere, è molto probabile che l’aggressione sia stata ripresa.

Il secondo caso

Cambia la fonte della seconda aggressione. Questa volta a raccontare di una aggressione omofoba è l’arcgay di Milano sulla loro pagina Facebook e racconta di fatti successi ieri sera.

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“Ieri sera attorno alle 21 in via Manzoni due ragazzi sono stati aggrediti mentre si stavano recando a cena in bicicletta. Un uomo, dopo averli insultati, è piombato su di loro e ha preso a pugni uno dei due, buttandolo a terra e tirandogli calci; l’altro ragazzo, cercando di difendere il fidanzato, si è rotto la mano a causa della furia dell’aggressore. Una camionetta dell’esercito, che stazionava in piazza Scala, è intervenuta richiamata dalle grida e sul posto sono arrivate anche due volanti della Polizia. I ragazzi sono usciti poco fa dall’ospedale, uno con un trauma cranico e la faccia tumefatta, l’altro con la mano rotta in quattro punti. Ora sporgeranno denuncia.”

“È un atto gravissimo. La nostra associazione esprime massima solidarietà alle vittime e le assisterà dal punto di vista legale. La società nel nostro Paese ha fatto diversi passi in avanti, negli ultimi decenni, riconoscendo l’importanza di maggiori diritti civili e maggiore tutela per le persone LGBTQIA+, ma è evidente che sono ancora troppo pochi: l’omotransfobia va sradicata e l’azione ora necessaria è culturale, istituzionale e politica. Ritorniamo a chiedere una rapida approvazione del ddl Zan come strumento utile a migliorare la vita della nostra comunità.” scrivono dall’associazione.

Altri episodi nel passato

Forse in certo modo si può rilevare come non sia facile definire i motivi di una aggressione. La vittima ne sa sempre poco, altrimenti se lo aspetterebbe. A me riporta un altro caso che mi aveva colpito ma che non è mai stato classificato fra le aggressioni omofobe Infatti furono due uomini che erano stati insultati per essersi scambiati dei baci in pubblico. A prenderle, però, quella volta fu l’omofobo

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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