CorbettaMilano città metropolitana

Rete Re.A.Dy a Corbetta. Magenta non dà il patrocino al “Pride”

L’associazione con sede a Magenta “Le rose di Gertrude” trova voce nella vicina Corbetta per presentare il Pride di Milano che avrà a Milano il suo palcoscenico fino al 27 giugno 2021.Il progetto è stato presentato in villa Ferrario di Corbetta, dove l’Amministrazione Ballarini ha voluto da tempo una panchina arcobaleno. Presenti, oltre al presidente dell’associazione Sergio Prato anche il sindaco corbettese Marco Ballarini con la vice Linda Giovannini, i primi cittadini di Castano Primo Giuseppe Pignatiello, di Busto Garolfo Susanna Biondi e di Inveruno Sara Bettinelli.

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Magenta invece dice “no

“Per il quarto anno consecutivo l’ Amministrazione comunale Calati di Magenta non concede il Patrocinio al Milano Pride edizione (in questo cado edizione 2021) L’ Amministrazione di Magenta guidata dal Sindaco Chiara Calati ha mantenuto le sue granitiche posizioni e caratteriste di chiusura e non dialogo verso le istanze della minoranza gay , lesbico, transgender presenti in Città” ha commentato Sergio Prato, presidente de ?Le Rose di Gertrude’.

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la scala Rho b&b

“La risposta attesa non si discosta da quelle degli ultimi anni, anzi, probabilmente troppo impegnati nel governo della città rispolverano vecchi file per chiudere velocemente il Loro fastidio – prosegue Sergio Prato – Come mostriamo in calce le lettere sono identiche e le motivazioni, che diventano imbarazzanti ogni anno che passa: ‘… l’Amministrazione Comunale condivide la lotta all’omofobia e ad ogni forma di pregiudizi e di discriminazione, ma non ritiene che il Pride e gli eventi connessi abbiano caratteristiche tali da essere considerati di rilievo comunale, per cui rifiuta il patrocinio. …’ Ecco la beffa messa nero su bianco perché ancora più forte Vi chiediamo : ‘Che tipo di lotta-azioni in questi quattro anni vi siete fatti promotori? Rivendicate la Vostra partecipazione nella rete RE.A.DY che è la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione (sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età) riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale. Ma come, dove e quando mai???

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Delle centinaia di eventi culturali che anche quest’anno durante la settimana del Milano Pride del 18-27 giugno 2021 vengono presentati nel capoluogo e nella città metropolitana è mai possibile che non siano ( ed è assurdo) di rilievo comunale? Vi siete informati? Quest’ anno almeno ci risparmiamo la sicumera dei coloriti luoghi comuni tipo : ‘è una carnevalata’ perché spero vi sia chiaro che causa emergenza sanitaria non ci sarà la tradizionale parata”.

“Cogliamo l’ occasione per ringraziare le amministrazioni comunali della zona che hanno aderito e patrocinato il Milano Pride : Busto Garolfo, Castano Primo, Corbetta, Dairago, Inveruno, Legnano – conclude Prato – Invitiamo la cittadinanza a partecipare agli eventi o in presenza o tramite social o sul sito www.milanopride . Un forte abbraccio alle nostre concittadine e concittadini , lo slogan pensato per questo Pride . ‘Ripartiamo dai diritti’ anche se a Magenta ‘Mala tempora currunt’ “.

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Qui c’è spazio per tutti

“Qui c’è spazio per tutti” ha ribadito l’Amministrazione comunale di Corbetta. Ma cosa possono fare le amministrazioni locali? “Siamo uno dei pochi Paesi in Europa che non ha una legge contro l’omotransfobia – ribatte Sergio Prato – Non vedo neppure questo Stato così laico – in relazione al commento del premier Draghi sul disegno di legge Zan – Chiediamo di estendere la vecchia legge Mancino con l’aggravante così che possa esserci la possibilità di portare in tribunale chi aggredisce spinto da omotransfobia. Chiediamo anche di celebrare il 17 maggio come giornata nazionale contro l’omotransfobia”.

A livello locale

“Corsi di formazione sulla omotransfobia per insegnanti, Polizia locale e figure chiave – conclude Prato – Fare la scelta di aderire alla rete RE.A.DY che è la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, come del resto hanno fatto le Amministrazioni locali presenti oggi. E poi ancora ci sono Delibere di Giunte per creare progetti di prevenzione e formazione del personale amministrativo, interventi per sensibilizzare la cittadinanza in queste tematiche”.

Nota della redazione
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Cristina Garavaglia

Giornalista

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