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Audiweb e Audipress si fondono in Audicomm. Da loro dipende indirettamente anche la valutazione del lavoro dei giornalisti

Audiweb e Audipress sono due aziende che si occupano di valutare l’audience di giornali di carta e online. Ora diventano Audicomm. Ecco il perchè

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Quante visite farà davvero il sito internet del corriere della Sera? Come le fa? Chi lo legge può essere interessato ai miei prodotti? Sul server c’è il sito di un solo giornale solo oppure ci sono più giornali che si trovano sulla stessa macchina e accumulano l’audience (le visite) aggregandosi? E giornali? Quanti li leggono veramente e quanti li usano solo per lavare i vetri? E la televisione? Vale la pena di fare pubblicità in televisione? Sono le tante domande di chi vuol dare visibilità ai prodotti o alla sua azienda, o a sè stesso, per aumentare le vendite e guadagnare di più.

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E’ il business cui sono sottoposti i giornali. La libera informazione funziona solo se i giornalisti hanno uno stipendio, o perlomeno un modo per avere un reddito ed essere liberi quindi di andare a caccia di notizie, da rendere pubbliche, e anche di dire la verità. Per vivere, o si veicola pubblicità e si è pagati per farlo, oppure a garantire la libertà di stampa e dei giornalisti deve pensare la comunità tramite l’erogazione di fondi pubblici.

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Le donazioni

Chiedere ai lettori di sostenere autonomamente il proprio giornale è inutile. Se wikipedia, che è wikipedia e fornisce un servizio pubblico di conoscenze enciclopediche di enorme valore, e ha milioni di visitatori ogni giorno, raccoglie fondi solo dal 2% dei suoi utenti, immaginate se è possibile per un giornale di piccole o medie dimensioni sopravvivere con le donazioni. Nel nostro paese, il quotidiano che ha più utenti giornalieri ne conta solo poco più di 2 milioni al giorno. Certo, se il 2% dei tuoi 60milioni di utenti mensili versa anche solo un euro al mese è sempre una entrata da 1milione e 200mila euro.

wikipedia donazioni

Non certo un business online, per chi inizia

Però, le spese di un Quotidiano così grande sono sicuramente maggiori. Bisogna avere notizie sempre fresche, un grande ufficio commerciale, redazioni e giornalisti in ogni comune. Bisogna lavorare e investire molto. Inoltre chi è piccolo deve crescere, mentre hi fa cronaca locale ha solo 200mila lettori al mese alle stesse proporzioni raccoglie solo 400 euro al mese. Non è quindi una strada percorribile.

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La pubblicità e le promozioni

Dato che i fondi pubblici ai giornali, piccoli o grandi, digitali o cartacei che siano, sono sempre meno, per mantenere giornali e giornalisti rimane solo la vendita degli spazi pubblicitari. Ed è in questo ambito che le due aziende Audipress e Audiweb hanno la loro funzione. Si occupano infatti di registrare l’audience dei giornali cartacei, Audipress, e delle testate giornalistiche online, Audiweb e vendono i loro report e i loro servizi a chi vuol investire in pubblicità o far pubblicare qualcosa a pagamento.

Audiweb

Poco tempo fa si poteva considerare Audiweb come la sorellastra di Audipress. I giornali cartacei erano quelli che dettavano le regole del mercato. Poi, piano prima della Pandemia e ora più velocemente, la raccolta pubblicitaria sul web è diventata sempre più importante. Gli accessi ai giornali via smartphone sono diventati sempre più numerosi e chi legge le notizie sulla carta stampata è sempre meno. Fino a che, oggi, è arrivata la notizia del completamento della fusione fra le due maggiori aziende che si occupano di valutare l’audienze di giornali online e giornali di carta stampata.

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La fusione di Audipress e Audiweb in Audicomm

I Consigli di Amministrazione di AUDIPRESS s.r.l. e di AUDIWEB s.r.l., riuniti oggi sotto la presidenza, rispettivamente, di Ernesto Mauri e Marco Muraglia, hanno approvato all’unanimità il progetto di fusione tra le due società ( in AUDICOMM ) che darà vita nelle prossime settimane a un nuovo Joint Industry Commitee, con il compito di sviluppare una nuova rilevazione integrata tra le audience digitali e le readership della stampa.

La nuova società, denominata AUDICOMM s.r.l., riunirà tutte le componenti più significative del mercato editoriale, digitale, pubblicitario italiano, dotando così il nostro paese, tra i primi a livello europeo, di uno strumento evoluto per la misurazione delle audience sulle diverse piattaforme.
Contestualmente, ai principali istituti di ricerca operanti in Italia sarà indirizzata, su iniziativa dei soci fondatori del nuovo JIC, una richiesta di proposte metodologiche per la nuova indagine integrata (RFP, Request For Proposal).

In attesa dell’implementazione della nuova ricerca, che non sarà ragionevolmente disponibile prima dell’inizio del prossimo anno, le attuali rilevazioni di AUDIPRESS per la carta stampata e di AUDIWEB per le audience digitali continueranno ad essere regolarmente rilasciate fino alla naturale conclusione del loro orizzonte contrattuale. Il nuovo JIC insedierà la sua governance e sarà a tutti gli effetti operativo il prossimo 14 maggio.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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