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Festa dell’Angelo Custode. Una dura giornata

Oggi, lunedì dell’Angelo, è la festa dell’ angelo custode, quella figura invisibile cui la tradizione popolare affida la salvezza delle persone, fin da quando si è bambini. Direi che, se la categoria dell’ angelo custode esiste, non sono in tanti ad essere efficienti, considerando come sono messe le cose al mondo, ma bisogna anche dire che, non sapendo come sarebbero andate le cose senza il loro intervento spirituale, non si può neppure giudicare se hanno avuto successo oppure no.

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Il garante dell’infanzia di regione Lombardia e i diritti dei fanciulli

Cambia completamente il giudizio, e diventa estremamente negativo, se invece di essere affidato ad un essere etereo, il compito di difendere i diritti dei bambini è affidato, da una Carta a firma internazionale, ad una persona che non lo fa. Ci sono delle regole, dei principi, che l’Italia ha approvato. Lo ha fatto anche la regione Lombardia nominando il dott. Bettiga quale garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per la regione. Si , sto parlando della bambina che qui, sulle pagine di Co Notizie i lettori conoscono con il nome di Allegra. Un nome scelto a caso per proteggerla da qualunque tipo di coinvolgimento mediatico, raccontando comunque cosa le sta ancora succedendo.

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cambiamenti. Social journalism

Per Allegra non c’è l’Angelo Custode?

Ebbene è più di un anno che nelle mani del dott. Bettiga c’è un enorme faldone che racconta la storia di come i diritti di una bambina, enunciati all’art. 9 della carta dei diritti del fanciullo, siano stati strapazzati in tutti i modi per adattarli alle teorie di adulti troppo interessati ad altre faccende. Da un anno i genitori (sposati, conviventi e innocenti) di questa bambina attendono che quello che si è proposto ai lombardi come angelo custode dei diritti dei bambini in regione Lombardia faccia una telefonata, prenda una posizione, parli con loro, parli con la bambina. Invece c’è stato il silenzio.

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Un altro caso, in cui però l’angelo custode ha lavorato bene

Sta lavorando, abbi fiducia!” Potrei anche arrivare a crederci se non fosse che in un altro caso, nell’ultimo mese, è successa la stessa cosa. “Abbiamo inviato la raccomandata, abbiamo visto che la ha ricevuta, ma poi non lo abbiamo mai sentito. Per fortuna i ragazzi ne avevano mandata una anche al Garante dei diritti dell’infanzia del comune di Milano, che ha risposto ed agito immediatamente”. Anche in questo caso non posso dirvi la fonte da cui ho ricevuto la notizia, per proteggere l’identità di due fratelli.

Vi basti sapere che “il sistema” voleva ricoverare in una comunità due ragazzi di 17 anni e mezzo che frequentano il liceo, perchè dicevano la madre, con cui vivono, li influenza. Aggiungerò anche che i ragazzi, sentiti in tribunale, sono stati presi a male parole da un giudice onorario perchè non avevano accettato di essere rinchiusi e hanno detto di star benissimo dove stavano, specialmente quando uno dei fratelli si è rifiutato di firmare un verbale. Per fortuna questi due ragazzi hanno trovato dalla loro parte il garante dell’infanzia di Milano e i loro insegnanti, e se la sono cavata. Fra qualche mese saranno maggiorenni e nessuno potrà imporgli ricoveri in comunità o affidamenti etero familiari

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Nel caso di Allegra c’è il silenzio del garante di regione Lombardia Bettiga, che ora renderò scomodo

Avrete notato che poco più in alto o sottolineato che i genitori di Allegra sono sposati, conviventi e innocenti. Lo ho sottolineato perchè l’art. 9 della carta dei diritti del fanciullo recita

  • 1. Gli Stati parti vigilano affinché il fanciullo non sia separato dai suoi genitori contro la loro volontà a meno che le autorità competenti non decidano, sotto riserva di revisione giudiziaria e conformemente con le leggi di procedura applicabili, che questa separazione è necessaria nell’interesse preminente del fanciullo. Una decisione in questo senso può essere necessaria in taluni casi particolari, ad esempio quando i genitori maltrattino o trascurino il fanciullo oppure se vivano separati e una decisione debba essere presa riguardo al luogo di residenza del fanciullo.
  • 2. In tutti i casi previsti al paragrafo 1 del presente Art., tutte le Parti interessate devono avere la possibilità di partecipare alle deliberazioni e di far conoscere le loro opinioni.
  • 3. Gli Stati parti rispettano il diritto del fanciullo separato da entrambi i genitori o da uno di essi, di intrattenere regolarmente rapporti personali e contatti diretti con entrambi i suoi genitori, a meno che ciò non sia contrario all’interesse preminente del fanciullo.

Ebbene, i genitori di Allegra sono stati dichiarati innocenti del reato di maltrattamento o trascuratezza nei confronti di Allegra dal tribunale penale, non sono separati, e sono oltretutto sposati, ma Allegra è ancora in affidamento etero familiare senza limite, i genitori non possono sapere dove e con chi si trova. Infatti pare che in Italia, i giudici del tribunale dei minori non tengano conto delle assoluzioni del processo penale.

Non c’è notizia che in un anno il garante Bettiga abbia richiesto l’applicazione dell’articolo 9 della carta dei diritti del fanciullo o che abbia fatto qualsiasi altra cosa, a favore della situazione pazzesca in cui si trovano Allegra e i suoi genitori. Non si chiede al dott. Bettiga di sostituirsi nel difficile compito divino di un Angelo custode, ma se ha preso l’incarico di far rispettare la carta dei diritti del fanciullo, lo faccia o non si aspetti che stiano tutti zitti o che si possa parlar bene di lui e del suo lavoro!

Buona festa dell’ Angelo Custode a tutti e, già che ci siete, pregate anche il mio di fare un buon lavoro, perchè c’è stato chi, quando ho avvisato che avrei scritto questo articolo, mi ha chiesto se avevo un buon avvocato.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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