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Italia, Sei Nazioni: sconfitta più onorevole contro l’Inghilterra

In confronto a quanto era avvenuto qualche giorno fa in quel di Roma, quando la Francia ha letteralmente passeggiato sull’Italia, questa volta il match ha avuto quantomeno un po’ più di storia. In effetti, anche tutti gli appassionati di scommesse online sullo sport e sul rugby si attendevano una pronta reazione da parte degli azzurri che, in effetti, c’è stata per davvero.

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E l’Inghilterra, terza squadra nel ranking mondiale, non ha fatto di certo sconti. La differenza s’è vista, anche per via di una semplice e mera questione di esperienza. L’Italia di Franco Smith, in questo, ha ovviamente tanto da imparare e deve crescere, come ha messo in evidenza nel corso di una recente e interessante intervista Maxime Mbanda che è stata pubblicata sul blog L’insider, eppure qualche spunto positivo rispetto alla prima uscita ufficiale del Sei Nazioni contro la Francia si è visto.

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Sconfitta numero 29 di fila nel Sei Nazioni

Sei nazioni 202. Italia Inghilterra. Momenti della partita
Momenti della partita

Così, è giunta la sconfitta numero 29, consecutiva, per l’Italia. Il punteggio finale è di 41-18, con un primo tempo che si è concluso su un 20-8 abbastanza onorevole. In fondo, però, c’erano chance praticamente ridotte allo zero di battere gli inglesi. Nelle ultime 28 partite contro l’Inghilterra, gli azzurri non hanno mai colto una vittoria e anche per gli amanti delle statistiche, in questo caso, non c’era alcun margine di speranza.

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Dalla trasferta in Inghilterra, quindi, si torna in Italia con diversi aspetti da analizzare, come ad esempio le sei mete che sono state subite, ma anche le cose più positive che si sono viste in campo. Prima di tutto i due lampi azzurri che sono rappresentati dalle mete raggiunte da Ioane ed Allan, oltre a una rinnovata consistenza a livello difensivo. Sono questi due aspetti positivi devono essere le basi su cui ripartire nel corso dei prossimi match. In effetti, i dodici errori su 80 passaggi complessivi si possono alla fine accettare, ed è vero che la parte difensiva è stata migliorata rispetto all’esordio contro la Francia, nonostante gli inglesi abbiano messo a segno ben sei mete.

Franco Smith più soddisfatto

Molto più soddisfatto dell’approccio e della fase difensiva anche l’allenatore dell’Italia, Franco Smith, che ha messo in evidenza come l’Inghilterra abbia dovuto lottare e combattere per raggiungere le sei mete, a parte una, quella che è arrivata grazie all’intercetto di Watson, che è arrivata in quello che è stato, senza ombra di dubbio, il momento migliore dell’Italia nel corso dell’intero match.

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Il torneo del Sei Nazioni è stato in tutto e per tutto rivoluzionato da parte della pandemia. Tra le sorprese di questa nuova edizione troviamo il fatto che l’Inghilterra fosse penultima prima del match contro gli azzurri, stracciata al debutto da parte della Scozia dopo ben 38 anni che non succedeva una cosa simile. Abbastanza facile intuire come l’Italia si fermerà all’ultimo posto, anche se i prossimi match potrebbero essere più abbordabili.

Come al solito, il commissario tecnico Franco Smith non si è dimostrato particolarmente accondiscendente con i giornalisti presenti in conferenza stampa, ma ha sottolineato come, prima di esprimere qualsiasi tipo di giudizio, abbia intenzione di rivedersi l’intera gara. Al tempo stesso, ha ribadito come un aspetto positivo del match contro gli inglesi è stato l’intensità, che non è mai scesa di tono per l’intera partita. Al tempo stesso, nelle prossime gare sarà fondamentale evitare tutti quegli errori che sono capitati in fase di possesso, così come quelli che riguardano la gestione di varie situazioni. Eppure, la luce in fondo al tunnel c’è e si vede in maniera anche abbastanza distinta.

Nota della redazione
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Alessandra Gornati portulaca

Alessandra Gornati

Mi piace leggere, mi piace scrivere, ma amo la privacy. Vivo in un piccolo Comune, e questo mi condiziona. Si potrebbe dire che amo parlare di quello che capita agli altri, ma se parlano di me, mi sembra di mettermi in mostra e sono in imbarazzo. Pensa a me come ad una donna timida e invisibile, senza misteri ma molto ricca nell'anima. Quello che do al mondo, lo do con le mie parole.

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