Eurojust Iva. Caccia degli evasori fiscali olandesi
‘Aja. Un’altra operazione di Eurojust, il gruppo di sede a L’Aja che si occupa di coordinare le forze dell’ordine e gli investigatori di diversi paesi per riuscire a bloccare la criminalità che agisce travalicando i confini. Un compito difficile, perchè va trovato un fil rouge che collega legislazioni differenti per ogni organizzazione criminosa. Eurojust si occupa della coordinazione su richiesta delle procure degli Stati, che chiedono il sostegno caso per caso, indagine per indagine.
Questa volta gli Stati coinvolti sono l’Olanda, l’Ungheria, la Polonia e la Croazia. Il reato era l’evasione dell’Iva avvenuta ai danni del fisco olandese. Eurojust racconta che una rete di commercianti di schede SD ( Secure Digital) per telefoni cellulari ha presumibilmente truffato le autorità fiscali olandesi per un importo stimato di 9 milioni di EUR tra il 2017 e il 2020, aprendo delle imprese nei Paesi Bassi, in Ungheria, in Polonia, in Croazia e in Repubblica Ceca.
Lo schema era complesso. Alla base una società web che offriva telefoni cellulari, tablet e accessori in vendita attraverso canali regolari e pagando le tasse. Questa società, tuttavia, aveva un fatturato basso e quindi pagava poche tasse. Accanto a queste vendite web, i commercianti sono sospettati di aver istituito un flusso commerciale fraudolento esclusivamente per la vendita di schede SD per ridurre drasticamente l’IVA pagata dalla web company.
Card SD esenti dal carosello d’ Iva
L’IVA è stata pagata sull’acquisto di queste Card, ma non è stata addebitata ai grossisti nella Repubblica Ceca e in Croazia, utilizzando l’esenzione su questi pagamenti all’interno dell’Unione Europea. Le card SD sono state poi vendute tramite delle società in Polonia e Croazia ad altre imprese olandesi, evitando il pagamento finale dell’IVA alle autorità fiscali dei Paesi Bassi. Per questo carosello IVA, i commercianti hanno utilizzato conti bancari in Repubblica Ceca e Croazia.
Dopo le indagini le forze dell’ordine dei vari paesi sono passate all’azione e sotto il sostegno di eurojust, nello stesso giorno sono stati perquisiti 13 uffici e sequestrate apparecchiature di comunicazione, documenti e prove digitali.
Eurojust ha organizzato un centro di coordinamento ( contraduttori e tecnici) per l’assistenza alla gironata scelta per le perquisizioni, per garantire alle autorità giudiziarie in Polonia, Ungheria e Repubblica ceca l’esecuzione degli ordini europei di indagine. L’azione sul campo è stata coordinata dall’ufficio del pubblico ministero specializzato (Functioneel Parket) di Rotterdam nei Paesi Bassi e dalla polizia fiscale olandese FIOD, con il sostegno di Europol.
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