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Danni dei DPCM. Scoperti in 27 in un box a giocare a ping pong e a chiacchierare. In una cabina telefonica avrebbero battuto il Guinness dei primati

Arese. Lo scorso 14 gennaio i carabinieri della stazione locale intorno alle 18.00 hanno fatto irruzione in un box privato, in seguito ad una segnalazione telefonica. All’interno c’erano 27 ragazzi. 16 di loro avevano meno di 18 anni. I ragazzi erano intenti a parlare, giocare a ping pong e a carte. Il box è di proprietà del padre di uno dei ragazzi minorenni presenti.

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La nota inviata dai carabinieri parla solo di mancanza di rispetto delle normative vigenti e di aver provveduto a identificare e a sanzionare amministrativamente i presenti per la violazione delle disposizioni in tema di divieto di assembramento e di spostamento dal Comune di residenza. 27 ragazzi in un solo box, per grande che sia, se ha le caratteristiche di un normale garage è comunque un azzardo per la sicurezza, non solo per il rischio di contagio del Covid 19. Generalmente non ci sono finestre e la porta è unica. Incendi e mancanza di ossigeno possono causare tragedie tremende quanto il covid 19, senza considerare la ben più temibile meningite che ama propagarsi in situazioni simili, senza ricambi d’aria.

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27 ragazzi in un box sono accettabili solo se stanno tentando di battere un record del Guoness dei primati come quello dei ragazzi che si sono assembrati in una cabina telefonica, ma non durante una pericolosa pandemia da virus contagioso, a meno che non abbiano tutti fatto prima il tampone.

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Ragazzi soli e depressi che non sanno cosa fare per avere un minimo di contatto sociale con i coetanei e la colpa è di certe restrizioni inutili imposte dai dpcm

C’è però da dire che le restrizioni imposte con questa pandemia hanno causato un grave problema con i giovani e gli adolescenti, che non hanno più a loro disposizione oratori e centri giovanili in cui incontrarsi, e che quindi tendono a vagabondare in gruppo, per avere un minimo di contatto sociale reale. Spesso sono gruppi numerosi, per avere un minimo di contatto sociale reale. In questo modo tendono a restare senza controllo, e questo preoccupa moltissimo i genitori che ormai sono disposti a tutto pur di vedere i ragazzi meno depressi e meno soli.

Gli stessi carabinieri, dando la notizia della scoperta nel box, hanno si obbedito all’ordine del ministro Lamorgese di avere la mano dura con i contravventori alle regole imposte dai dpcm, ma hanno anche dato un grande rilievo al fatto che i ragazzi stavano solo giocando a ping pong, a carte e chiacchieravano. Dandoci questa notizia, con delicatezza hanno posto in grande rilievo il problema che stanno vivendo di questi bravi ragazzi. Non si tratta, infatti, certamente del tipo di persone che i carabinieri sono soliti trovare imboscati nei box e certamente il loro radunarsi in un box ha la connotazione di un reato. Al massimo avranno disturbato un po’ i vicini di casa. Se gli oratori fossero aperti con le solite precauzioni ( soluzione alcolica per lavarsi le mani, sanificazioni e mascherine indossate, i 27 ragazzi non sarebbero stati in quel box.

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Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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