Milano

Risolto in brevissimo tempo l’omicidio del transessuale in Via Plana

Risolto in pochissime ore il caso dell’efferato omicidio della transessuale Emanuela, uccisa con 80 coltellate nella notte tra il 19 e il 20 luglio, in via Plana, nei pressi di piazza Firenze.
Il sospetto omicida, la cui presunzione di innocenza è d’obbligo fino a conclusione del processo o ad una confessione, è stato fermato nella sua abitazione, in cui è stato trovato un coltello compatibile con le ferite riscontrate sul cadavere della vittima, e un paio di scarpe sporche di sangue.

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Il presunto omicida riconosciuto grazie alle telecamere

L’indiziato sarebbe stato riconosciuto grazie alle telecamere di sorveglianza del palazzo, che fornirebbero perciò una prova della presenza dell’individuo sulla scena del delitto.
L’uomo, incensurato, aveva un debito di 500 euro con la vittima, ma tale cifra non sembra poter essere il movente dell’omicidio.
L’arrestato, convive infatti con la sua compagna, che non sospettava nulla del debito, e molto probabilmente della relazione del proprio compagno con Emanuela.

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Il profilo del presunto omicida

Dalle prime notizie pare che l’uomo fosse un impiegato di banca, con una vita apparentemente normale, che però nascondeva un segreto. Forse è da ricercare proprio un questo segreto il movente dell’omicidio. Il soggetto è stato anche accusato di strage, in quanto ha lasciato i rubinetti del gas nell’appartamento della vittima aperti, mettendo a rischio la vita di tutti coloro che abitano nel palazzo, al fine di causare un’esplosione tale da poter cancellare le prove del delitto.

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delitto passionale, con una aggravante

Il delitto è sembrato fin da subito frutto di una pulsione passionale, e non un omicidio premeditato, questo ha fatto si che le troppe traccie lasciate abbiano di fatto incastrato l’assassino di Manuela. Il fatto di aver lasciato aperto il gas per simulare un incidente però, potrebbe aggravare di molto la posizione del fermato, in quanto all’omicidio volontario ma presumibilmente non premeditato, si aggiunge una accusa di strage, questa certamente premeditata.
Si attendono ovviamente nuovi sviluppi sulla modalità con cui l’omicidio è stato compiuto, ormai il caso sembra essere risolto.

Nota della redazione
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Gianluca Preti

Videomaker, grafico, fotografo, appassionato di Milano.

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