Politica

Cecchetti alla Lamorgese: “Le auto confiscate alla malavita siano date alle associazioni di protezione civile”

Roma. Fabrizio Cecchetti ha presentato una interrogazione al ministro dell’ interno Lamorgese per chiedere di affidare alle associazioni di protezione civile una parte dei beni sequestrati ala criminalità organizzata. In particolare si pensa ad automobili pullman camion.

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“Automezzi utili alle preziose attività svolte sul territorio. Abbiamo presentato in proposito un’interrogazione al ministro dell’Interno. Ci auguriamo che il ministro Lamorgese dimostri sensibilità e attenzione. Una proposta di buonsenso, la nostra, che da una parte premia queste organizzazioni di volontariato e, dall’altra, contribuisce a ridurre i costi stessi di gestione dei beni sequestrati e confiscati.

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“Peraltro, l’ultima modifica del Codice antimafia ha introdotto regole piu’ stringenti per evitare custodie inutili e costose”. Lo dichiara il vicecapogruppo vicario della Lega alla Camera, Fabrizio Cecchetti, primo firmatario dell’interrogazione.

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Ottima idea

Infatti intanto che i beni sequestrati alle organizzazioni criminali marciscono a spese dello stato nei garage, nei mesi di lock down i volontari delle protezioni civili hanno dovuto usare anche le proprie automobili private per la distribuzione dei pasti e per l’assistenza alle persone in quarantena.

I volontari delle associazioni e dei gruppi di protezione civili sono stati preziosi per l’assistenza ai malati di covid19, e continuano ad essere preziosi nell’organizzazione della fase 3. La necessità di mezzi in questo settore del volontariato è altissima, e concedere loro l’ uso delle auto confiscate sarebbe anche un modo di punire la criminalità.

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I volontari della protezione civile infatti sono l’esatto contrario della criminalità organizzata, sia per il valore della disponibilità a correre in aiuto del prossimo sia perla gratuità del loro impegno a protezione delle vite e dell’ambiente.

Il ministro Lamorgese dirà di no a questa richiesta?

Ma se si prova dovrà farlo in faccia a tutti i volontari che in questi mesi hanno affrontato la guerra contro il covid 19 e anche contro le altre emergenze mentre lei stava tranquilla al sicuro.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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