Paullo. Voleva 50mila euro dall’ex dipendente incontrato per caso al supermercato
Paullo. Ieri pomeriggio i carabinieri hanno arrestato in flagranza un pregiudicato di 61 anni che aveva minacciato di uccidere un ex collega di lavoro se non gli avesse consegnato 50mila euro. I due si erano incontrati casualmente in un supermercato dopo diversi anni.
La storia
Nel 2010 la vittima e l’estorsore avevano lavorato insieme nel 2010, L’estorsore era presidente di 2 cooperative e la vittima lavorava per lui come procacciatore di affari. Poi, tra il 2013 e il 2014 tutti e 2, insieme ad altre persone, erano stati condannati per reati societari e finanziari. L’ex presidente aveva avuto molte difficoltà economiche in seguito alle sentenze e incolpava la vittima, a cui già a quei tempi aveva chiesto un risarcimento da un milione di euro. Nel frattempo però la vittima era andata a lavorare altrove e la richiesta di risarcimento non aveva avuto effetto.
Il 6 luglio in modo completamente casuale i due si sono incontrati in un supermercato di Paullo. Quando l’estorsore ha riconosciuto la vittima, la ha affrontato e gli ha gridato che lo avrebbe ucciso se non gli avesse consegnato 50mila euro. Così la vittima dell’estorsione è andata dai carabinieri e ha raccontato quanto successo. Il carabinieri hanno così organizzato l’incontro facendo in modo che i due si incontrassero l’8 luglio. Nel momento in cui l’estorsore riceveva il denaro dalla vittima è stato arrestato e portato alla casa circondariale di Lodi, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Era meglio se chiamava l’avvocato
Non sappiamo chi dei due ha ragione, per questo non facciamo il nome dei due protagonisti di questa storia. Però se invece di minacciare di ammazzarlo per farsi dare 50mila euro avesse chiamato il suo avvocato e tentato di ottenere i soldi in modo legale, avrebbe evitato la prigione e di essere considerato colpevole di un nuovo reato, ben più grave di quelli societari. Al giorno d’oggi ottenere il pagamento di un debito da parte di un creditore, o da parte di un datore di lavoro, seguendo la legge, è molto difficile. Non è però una buona ragione per minacciarli di morte e per tentare di ottenere in questo modo del denaro.
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