La spesa nell’ altomilanese. Si può andare nei comuni confinanti?
Coronavirus. In base al decreto firmato ieri sera tardi dal governo non ci si può spostare da comune a comune in nessun modo, nemmeno per fare la spesa. I sindaci del Piano di Zona del magentino in accordo con il prefetto hanno emesso un accordo che vi pubblico. In via di massima potrebbe essere necessario anche un accordo fra sindaci di comuni limitrofi o confinanti per permettere la concreta applicazione della linea data dall’accordo di massima.
C’è anche una questione economica
Con questa presa di posizione il prefetto, vista la situazione organizzativa dei nostri comuni, da l’autorizzazione a spostarsi nei comuni limitrofi o confinati per acquistare beni non disponibili nel comune di residenza. Il problema ha anche un altro aspetto, quello dei costi. infatti anche se alcuni comuni hanno dei supermercati forniti, i comuni della provincia di Milano non sono come Milano città dove con pochi passi è possibile trovare tutto ciò che serve al prezzo e alla qualità che si desidera.
Restare in paese a fare la spesa ordinaria significa spendere mediamente dal 15 al 20% in più rispetto alla organizzazione che ognuno ha scelto per la sua famiglia. Se la cosa è difficile ma affrontabile per chi lavora e ha un reddito costante, diventa molto difficile per chi ha problemi di disoccupazione, redditi bassi o pensioni al minimo.
Inoltre difficilmente i negozi di paese possono riuscire a soddisfare anche i bisogni di chi normalmente non è loro cliente. Dovrebbero fare un grosso investimento economico, che non sempre possono fare. Anche economicamente, insomma, si viaggia sul filo del rasoio.
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