Le opere pittoriche di Sandro Borroni. La “blindatura” del colore per conoscere la Lombardia
La rubrica di arte pittorica collegata a itinerari turistici, con opere di Sandro Borroni, ci riporta ancora una volta alla Galleria Vittorio Emanuele di Milano, opera architettonica complessa che è simbolo della “Milano da bere”.
Sandro Borroni
SANDRO BORRONI nasce a Legnano nel 1944. Vive e lavora a Boffalora sopra Ticino (MI). Ha iniziato il suo percorso artistico da autodidatta e questo gli ha permesso di non subire la fascinazione degli stili pittorici dei grandi nomi della pittura mondiale, ma di seguire la sua genialità e capacità che l’ha condotto ad ideare una nuova tecnica pittorica: la BLINDATURA DEL COLORE, che consiste nell’inserimento dei colori ad olio all’interno di “cordoncini” che ne delimitano gli spazi, creando armonie cromatiche in una sintesi di ensemble di luci e colori.
Nella sua pittura, i temi ricorrenti sono le vedute urbane, i siti industriali o cantieri navali, identità passate e future delle nostre città. La scelta del soggetto è frutto di studi approfonditi e, dietro ad ogni analisi operata dall’artista, c’è sempre la motivazione. Ogni sua opera racconta cioè una storia.
Le sue tele sono realizzate con minuzia di particolari e i colori, blindati nelle linee in rilievo del cordoncino bianco, creano suggestioni bidimensionali che emozionano, danno nuovo significato agli spazi consueti che circondano e creano il quotidiano. Per visitare la galleria dell’artista, basta collegarsi a www.sandroborroni.com
Opera della settimana: Galleria Vittorio Emanuele
“Dal centro della galleria (OTTAGONO), avendo le spalle rivolte a piazza Duomo e volgendo lo sguardo a destra, appare la navata che comunica la Galleria Vittorio Emanuele con via Silvio Pellico – spiega l’artista – L’ opera che andiamo a presentare identifica perfettamente lo stile del progetto di Giuseppe Mengoni Lodato per eleganza e concretezza”.
Accenni storici e itinerari turistici
Il Comune diede vita a bando per creare una galleria particolare, che fosse paragonabile al salotto buono della città: coperto e a forma di croce, da dedicare a re Vittorio Emanuele II. Nel 1863, al terzo bando, fu scelto il progetto di Giuseppe Mengoni (1829-1877), architetto e ingegnere emiliano. Fu proprio il monarca, il 7 marzo 1865, a posare la prima pietra della galleria alla presenza, fra le molte autorità, dell’allora sindaco di Milano Antonio Beretta. La galleria fu realizzata in soli tre anni.
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.