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Regione Lombardia contro la discarica di Casorezzo. Approvata la mozione

Il consiglio della Regione Lombardia ha approvato una mozione, presentata dalla Lega, contro la trasformazione della Cava tra Busto Garolfo e Casorezzo in una discarica. Ha invece bocciato la mozione sulla discarica presentata dal Movimento 5 Stelle.

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I motivi. La mozione dei 5 Stelle

. Regione Lombardia contro la discarica di Casorezzo. Approvata la mozione - 07/12/2019
mozione del movimento 5 stelle

La mozione del Movimento 5 Stelle chiedeva che la giunta ribadisse il suo no alla discarica, senza però dare delle indicazioni chiare su ciò che la giunta regionale doveva fare. Era esclusivamente una ventata di parole scritte da chi non conosce a fondo la battaglia e i passi già fatti contro la discarica che seguono da tempo una strategia politica e amministrativa chiara e condivisa dalle amministrazioni comunali coinvolte.

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La mozione della Lega

mozione per una maggior tutela ambientale della ex cava di casorezzo
Mozione presentata dalla Lega

Oltre alle motivazioni sui voti, il consigliere regionale Simone Giudici mi ha fornito i testi delle due mozioni In questo modo è possibile renderli pubblici e metterli a confronto . La mozione presentata dalla Lega e approvata dal consiglio regionale impegna la giunta a inserire il maggior tutela ambientale nell’area in oggetto e per aree aventi caratteristiche simili nella discussione della PDA 26, cioè nella proposta dell’ atto d’indirizzo in materia di programmazione della gestione dei rifiuti e delle bonifiche, ai sensi del comma 3 dell’articolo 19 della legge regionale 12 dicembre 2003, numero 26 “piano verso l’economia circolare”. Inoltre impegna la giunta regionale a recepire in modo opportuno queste indicazioni nel nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti.

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Basta discariche. E’ l’ora dell’economia circolare

Cioè la giunta della Lombardia, con il piano gestione dei rifiuti fermerà le discariche per tutte le aree della Lombardia e il consiglio regionale ha posto le premesse per chiudere definitivamente le porte alla possibilità di trasformare la ex Cava di Casorezzo, e tutte le ex cave, in una discarica di rifiuti.

I problemi creati da città metropolitana

I consiglieri regionali, comunali, di città metropolitana, e anche deputati e senatori possono affrontare la politica e il loro compito parlamentare in due modi: con praticità, sostenendo battaglie e ragioni del popolo anche quando governano i propri compagni di partito, oppure diventando dei servetti del potere che nascondono i problemi sotto il tappeto, si comportano come se andasse tutto bene e tentano di rivoltare le critiche e colpe verso gli avversari politici. Infatti il problema delle concessione di autorizzazioni per la discarica di rifiuti nella cava è della Città metropolitana, che è governata dalla sinistra di Milano e di cui è sindaco Beppe Sala.

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Però sia i consiglieri comunali, sia regionali, per non parlare di quelli di città metropolitana, che appartengono al PD e al movimento 5 stelle evitano con cura di infastidire il sindaco Sala pretendendo in modo chiaro da lui e dalla giunta di città metropolitana un impegno contro la discarica. Si limitano a dire che è responsabilità degli uffici, della regione Lombardia e dicono dei no destinati a rimanere solo sulla carta. Invece tutti le concessioni alla discarica sono arrivate proprio da città metropolitana. L’ultima il 3 dicembre con la liberazione delle fidejussioni ( ne ha dato notizia su Facebook il comitato antidiscarica di Casorezzo e Busto Garolfo).

Attenzione alle date

La mozione del movimento 5 stelle è stata depositata in consiglio l’11 novembre. Il giorno, dopo il 12 novembre, i Sindaci dei Comuni di Casorezzo, Busto Garolfo e Canegrate, unitamente ad alcuni rappresentanti dei comitati dei cittadini locali, hanno incontrato a Palazzo Pirelli l’Assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, il Presidente della VI Commissione consiliare “Ambiente e Protezione Civile” Riccardo Pase e alcuni consiglieri del territorio, in incontri distinti. Hanno ribadito la loro contrarietà al progetto riguardante l’ATEg11, confermando le ragioni che hanno determinato la costituzione in giudizio contro l’atto rilasciato da Città Metropolitana di Milano su cui Regione Lombardia si è costituita ad adiuvandum, cioè a sostegno della battaglia dei Comuni. Durante questi incontri i Sindaci, ribadendo la valenza ambientale dell’area contermine all’ATEg11 e del contesto territoriale in cui si trova, manifestando anche la preoccupazione diffusa tra i cittadini rispetto alla destinazione delle aree, hanno espresso la richiesta di definizione di un provvedimento che tuteli per il futuro quell’area, nella consapevolezza che l’efficacia degli atti passati è ora esclusivo oggetto del ricorso presentato contro l’autorizzazione rilasciata da Città Metropolitana. La mozione del movimento 5 stelle era cioè stata superata dagli eventi. Sulla vicenda è intervenuto anche l’on. Fabrizio Cecchetti

Cecchetti. La Lega è al fianco dei cittadini contro la discarica Solter”

È con questo titolo che inizia il comunicato stampa inviato dall’on. Fabrizio Cecchetti, che si è sempre occupato delle vicende della ex cava.“Desidero esprimere il mio personale plauso per l’approvazione della mozione discussa in consiglio regionale e presentata dai consiglieri della Lega che chiarisce ancora una volta quale sia la volontà della Lega, ovvero di ribadire fermamente il NO alla discarica di Casorezzo e Busto Garolfo. L’importanza del voto di ieri dimostra come Regione Lombardia abbia a cuore la battaglia contro l’ipotesi della discarica di Casorezzo e Busto Garolfo e voglia continuare concretamente nell’azione contraria. Personalmente mi rendo disponibile nei prossimi giorni ad incontrare chiunque abbia a cuore le sorti del nostro territorio per continuare il confronto, ribadendo l’intenzione di lavorare al fianco dei cittadini contro la discarica nel Parco del Roccolo.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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