Crisi Cnhi, ex Aifo Iveco. Dal ministro solidarietà ai lavoratori, ma la ciccia non c’è
Pregnana milanese. Nonostante i sindacati dei lavoratori dell’azienda siano stati ricevuti al Mise, ministro dello sviluppo economico, nulla si sa di provvedimenti certi per scongiurare i circa 300 licenziamenti che la CnHi ha annunciato per il prossimo giugno.
Sulla vicenda è intervenuto l’on. Fabrizio Cecchetti che ha inviato un commento sulla situazione attuale.
“Il governo ha sprecato un’occasione d’oro per passare dalle parole ai fatti sulle crisi aziendali. Invece di continuare a litigare all’interno della maggioranza e imporre la fiducia in Parlamento, era proprio questo il provvedimento con cui avrebbe dovuto prendere in mano situazioni davvero delicate come quella della Cnhi Industrial, dove 260 lavoratori dello stabilimento di Pregnana e le loro famiglie rischiano di finire in mezzo a una strada. “
Circa un mese fa l’on. Cecchetti aveva presentato un’interrogazione al ministro dell’economia, ma il ministro Patuanelli non ha ancora risposto. Sul sito del ministero appaiono solo notizie relative a provvedimenti di ordinaria amministrazione. Sulla crisi non c’è nessun documento. “ho depositato ora anche un ordine del giorno per sollecitare il governo a non lasciare nulla di intentato. Ben vengano i tavoli istituzionali al Mise, ma se con questi strumenti il governo si limita semplicemente ad esprimere a parole tanta solidarietà e vicinanza ai lavoratori ma nulla di più, non faremo tanti progressi.”
I lavoratori non devono presentarsi al governo con il cappello in mano
Certo che andare a Roma da Pregnana milanese e dai comuni limitrofi per partecipare ad un tavolo tecnico al Mise, non è una passeggiata e nemmeno una vacanza. Ci si aspetterebbe, in cambio della disponibilità ad andare così lontano dal luogo in cui si è verificato il problema, che almeno si presenti la soluzione, altrimenti il gioco non vale la candela. Specie per poi tornarsene a casa con una manciata di solidarietà gratuita che, come si sà, non riempie nè il piatto nè il frigorifero di chi rimane senza lavoro.
L’on Cecchetti lo dice con molta più diplomazia nelle sue considerazioni sul da farsi. “Servono interventi concreti e costruttivi presso la proprietà affinché riveda il piano industriale. Occorre favorire anche il reinserimento lavorativo dei dipendenti e garantire misure di sostegno sociale”.
Già, ma il ministro del governo giallorosso in questo momento è preso dall’impegno di programmare le nuove tasse da aggiungere a quelle che già ci sono. Come può trovare il tempo da dedicare a risolvere la situazione dell’azienda di Pregnana milanese?
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