Mettere a terra uno scippatore è la soddisfazione più bella del mondo

Milano non è una città pericolosa se la si paragona a certe città anche Europee, però ci sono in giro talmente tanti balordi che per una donna è comunque un terreno pericoloso, specie se cammina molto a piedi e usa i mezzi pubblici. Scippi, furti, rapine e borseggi sono all’ordine del giorno. Anche se più rari ci sono anche gli stupri. A meno di non aver di fronte un pigmeo, si hanno poche possibilità di resistere in uno scontro fisico con un uomo. Ecco perchè aver gli occhi aperti e conoscere delle strategie di fuga e saper tutto sull’ evasione dalle strette diventa importante.

Lo scippatore che sbatte sul marciapiede fa “sto-tongh”

La soddisfazione più bella per una donna è quella di vedere volare per terra l’uomo che ha appena tentato di fregarle il borsellino. Persino se è un mingherlino un po’ scuretto e storto. Confesso, l’errore iniziale l’ho fatto io. Mi sono distratta per strada, e ho cominciato a cercare cose nella borsa aperta in una posizione che era esposta allo scippo. Non lo avevo notato, però quando si è in posizione da scippo, a Milano inevitabilmente appare uno scippatore. Forse è perchè è una città piena zeppa di tossici e di disperati che cercano l’elemosina e di nomadi che hanno il furto nel codice culturale, e nessuna di queste due tipologie di uomo sa resistere alla tentazione. Comunque sia, gli è andata male perchè sono riuscita a riprendermi mentre si avvicinava. Ha tentato di portarmi via dalle mani portafoglio e borsa. Ho fatto un movimento istintivo, un mezzo giro su mè stessa chinandomi e stringendo strettamente la borsa al petto proprio mentre allungava le mani. Il mingherlino ha perso l’equilibrio, caracollando un po’ per lo slancio nella corsa che aveva preso, e si è schiantato a terra. “Stotongh”, è il rumore che ha fatto sbattendo, quasi rimbalzando, sul marciapiedi. Gli ho urlato una parolaccia che non posso ripetere e un “fermati”, molto improbabile.

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Non mi ha dato ascolto

Non si è fermato ma si è rialzato velocissimo ed è fuggito come una scheggia. Non vi ripeto cosa è uscito dalla mia bocca, in termini di insulti. Però non gli sono corsa dietro. Non ho potuto fare la denuncia, ma ho delle buone ragioni. Il furto non c’è stato e posso descrivere bene solo la sua schiena. E’ uno dei casi in cui la denuncia fa solo perdere tempo. Non lo troveranno mai. Però il rumore del suo naso e delle sue ossa che sbattono sul marciapiede non lo dimenticherò e, ogni volta che ci penserò, mi farò una gran risata.

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Ilaria Maria Preti

Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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