Ossona

Valvole, radio, frequenze, tessuti e pistole. L’Ossona perduta da scoprire nelle mostre del Santo

Si ha tempo fino a domani, domenica 25 agosto 2019, per scoprire e riscoprire un’Ossona che non c’è più ma che ha lasciato il segno attraverso i ritrovamenti storici, i manufatti del territorio che costituivano un museo locale. Attraverso anche e soprattutto i collezionisti come Enrico Vismara ed Emilio Porrati, si ripercorre la storia con la “S” maiuscola che ha interessato la città ma anche l’Italia intera. Il merito di aver collezionato calcolatrici, abaco e radio delle diverse epoche storiche. va a loro. Un’esposizione gratuita patrocinata dall’Amministrazione comunale, che racconta del nostro territorio e che appare quanto mai propedeutica per i bambini. Il tutto in occasione della festa di San Bartolomeo, in villa Litta.

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Dall’abaco al pc

Pensate a calcolatrici funzionanti ma che non godevano ancora dell’innovazione dell’elelttromeccanica: ciò significa dire che ogni volta che si andava a capo occorreva farlo manualmente con una levetta.

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. Valvole, radio, frequenze, tessuti e pistole. L'Ossona perduta da scoprire nelle mostre del Santo - 24/08/2019
Enrico Vismara, collezionista ossonese, mostra la calcolatrice Dalton del 1905 (Usa)

Pensate all’inchiostro che macchia e che rende quindi necessari i copri avambracci in stoffa nera come siamo soliti vedere ormai solo nei vecchi film western, indossati dagli allora contabili. Pensate a macchinari complicatissimi negli ingranaggi, con decine e decine di tasti numerati così da poter tenere in memoria calcoli complessi (limitati per numero alle dita di una mano). Tutto ciò è in mostra fino al tardo pomeriggio di domani, domenica 25 agosto 2019, in villa Litta e grazie alla collezione privata di Enrico Vismara, noto fotografo locale che da circa 5 anni si è interessato di questo tipo di macchine collezionandone oltre una cinquantina. “Ne possedevo tre o quattro e una non funzionava – spiega – L’ho smontata e rimontata per farla funzionare e poi me ne sono appassionato collezionandone più di una cinquantina – aggiunge – tra le più antiche in mio possesso la calcolatrice Dalton (Usa) del 1905 che funziona ancora e tra le più recenti l’Olivetti Quanta del 1960 che gode già dell’eletromeccanica. Tra le più particolari le compometer per i calcoli complessi che usavano il supporto della memoria meccanica non essendo ancora stata inventata quella elettronica”.

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La magia della radio

Il collezionista ossonese Emilio Porrati ne espone diverse decine. Le “tascabili” delle dimensioni e compattezza di un odierno mattone pieno ma anche le transoceaniche tra le quali spunta la più antica del 1948 e la più particolare del 1965 con antenna nel manico e istruzioni per l’uso cartacee incorporate nel vano a scomparsa: compatta etrasportabile. Radio scomparse con l’invenzione e uso dei transistors.

Pistole ritrovate

Sono reperti storici rinvenuti nei terreni si villa Bosi, sede operativa della Pro Loco “Morus Nigra”. Si tratta di una pistola a luminello con canna ottagonale, mirino, calibro 8, a 6 colpi e tamburo liscio databile all’incirca 1870.

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Le pistole rinvenute in villa Bosi, Ossona (Mi)

La seconda arma è una pistola pepperbox a spillo con blocco rotante, calibro 9, sei camere microrigate, tamburo a canna di forma cilindrica databile all’incirca nel 1860.

Le stoffe, la Zucchi e il museo ossonese

Tessuti, stampi da collezione di un’eccellenza italiana nella biancheria della casa: la Zucchi. La sede industriale si trovava fino a poco tempo fa nella vicna Casorezzo ma forse non tutti ricordano che ad Ossona esisteva un piccolo museo del tessuto che ha visto la luce proprio grazie alla Zucchi.

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La Zucchi in mostra con Luisa Zoccatelli e la consigliera comunale Angela Lovati

L’azienda acquistò oltretutto nel 1988 degli stampi in legno da un collezionista inglese. Stampi di questo genere venivano usati in antichità fino ad arrivare all’automazione e in seguito alla computerizzazione,

Nota della redazione
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Cristina Garavaglia

Giornalista

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