Olimpiadi invernali 2026 confermata candidatura di Milano
È passata il 19 luglio 2018 a pieni voti, l’approvazione della delibera che conferma la candidatura di Milano alle Olimpiadi invernali del 2026. Tale risultato rappresenta una vittoria del consiglio comunale. Tale risultato non era infatti affatto scontato. La delibera ha avuto bisogno di significative modifiche del testo per poter ottenere la maggioranza assoluta dei voti. Il presidente dell’aula Lamberto Bertolè ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dai consiglieri comunali. Essi, prima in commissione e poi nella seduta consiliare hanno proposto e votato emendamenti che portano ad un percorso condiviso in fase di approvazione del dossier. In questi emendamenti vi sono clausole che permetteranno qualora Milano venisse scelta, di convertire in alloggi pubblici o in alloggi per studenti quello che sarà il villaggio olimpico. Un altro emendamento sottolinea inoltre che non ci dovranno essere oneri per le infrastrutture a carico dell’amministrazione comunale.
Strutture già esistenti e strutture da realizzare
Sebbene Milano non sia una città di montagna, le sue peculiarità fanno sì che possa essere a pieno titolo una città candidabile alle olimpiadi invernali. Raggiungibile facilmente sia grazie ai tre aeroporti di Linate serivto a breve anche dalla metropolitana grazie alla linea 4, Malpensa e Orio al Serio, sia grazie alla importante rete autostradale e ferroviaria, la città offre inoltre ogni genere di servizi, alberghieri, di ristoro oltre ad essere una città turistica e perciò pronta a ricevere un numero elevato di visitatori. Già con Expo 2015 ha dimostrato di essere in grado di sopportare eventi di tali proporzioni, sia riguardo infrastrutture sia riguardo organizzazione e logistica.
Milano ha già comunque un passato recente con vocazione agli sport invernali, ha ospitato infatti, la Coppa del Mondo di Freestyle Ski e Snowboard sia nel 2016 sia nel 2017, al Big Air and the City, nell’area dove si è svolta l’esposizione universale di Expo 2015.
Cosa manca e cosa si dovrà fare
Sebbene le piste di discesa libera, slalom, bob, e altre discipline richiedano espressamente un ambiente montano, facilmente reperibile e con già buona parte delle strutture esistenti, a poca distanza dal capoluogo della Lombardia, alcune strutture potranno essere realizzate in città. Sarebbe necessario un palazzetto del ghiaccio che possa ospitare Hockey, pattinaggio, e altre discipline su ghiaccio.
Questa nuova struttura dovrebbe essere adeguata, dato che i palazzetti oggi esistenti sono tutto sommato di dimensioni ridotte . Servirebbe inoltre un’area per gli sport di pianura come sci di fondo, Biathlon, o combinata nordica, piste di questo tipo esistono già a Livigno, ai piani di Bobbio, e in molte altre località sciistiche lombarde, quello che si dovrebbe fare, perciò è semplicemente intensificare e rendere più veloci gli spostamenti verso quelli che saranno scelti come impianti per le olimpiadi invernali, nulla che non si possa fare in otto anni.
Resta ancora invece sulla carta, il progetto per la realizzazione di una pista indoor, al Centro di Arese, grande centro commerciale alle porte di Milano, che potrebbe però essere una interessante soluzione. Lo stadio di San Siro inoltre sarebbe il luogo più adatto ad ospitare le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi invernali di Milano.
Opportunità da non perdere
In ogni caso, quella delle olimpiadi invernali del 2026 è un’opportunità da non perdere. Milano ha ottime possibilità di essere scelta, e l’unanimità politica che ha rende possibile la candidatura della nostra città è la dimostrazione che quando si lavora per il bene della città e del paese, la politica è anche in grado di raggiungere obiettivi comuni al di là delle differenze ideologiche e partitiche.
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