Tragedia familiare alla Sericart di Cormano
Poco prima delle 23,30 di ieri notte, 2 luglio, il figlio 32enne di Romano Platini, titolare della Sericart di via Zara, a Cormano, ha trovato all’interno degli uffici i corpi del padre 64enne, della sua compagna Anita Salsi, 54 anni, e del fratello Maurizio, 43 anni.
Tutti e tre erano morti in seguito ad una sparatoria. Dalle prime ricostruzioni effettuate dai carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni, pare appurato che sia trattato di una tragedia familiare. Maurizio Platini avrebbe sparato al padre, colpendolo alla testa, e alla sua compagna Anita, colpendola al collo e al petto. Quindi ha rivolto l’arma, un revolver calibro 357 magnum regolarmente registrato, verso se stesso e si è sparato alla testa.
Quando è stato trovato era nel corridoio degli uffici dell’azienda e aveva ancora l’arma in mano. Le altre due vittime si trovavano invece vicino alle loro scrivanie. Quando il figlio minore di Platini ha trovato i corpi ha chiamato i soccorritori che non hanno potuto fare altro che constatare che ormai per i tre non c’era più nulla da fare.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri la tragedia si sarebbe compiuto intorno alle 19 o poco prima. Su disposizione del Pubblico ministero titolare delle indagini, Dott.ssa Cristina Roveda, l’arma è stata posta in sequestro ed è stato disposto l’esame autoptico. Alla base di questa tragedia familiare potrebbero esserci dei conflitti legati all’ambito lavorativo.
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