Parco Segantini. Il Riccio della Roggia Boniforti
Milano sembra fatta solo di mura e cemento, ma anche in piena città ha parchi naturali che sorprendono. Piccoli, qualche volta grandi, tesori. Aree e oasi verdi protette per la loro peculiarità e rarità naturalistica. Una di questi è nel parco Segantini, che si sviluppa fra le case di via Fumagalli e via Argelati.
Qui, attorno alla roggia Boniforti, un canale alimentato dalle acque dei navigli e delle risorgive, si è creato un ambiente spettacolare dove, specie in primavera, non è difficile incontrare animaletti assonati come questo piccolo riccio, ancora un po’ addormentato. che è stato trovato proprio al parco Segantini. Uccelli, anatre, leprotti, scoiattoli e altri animali lo frequentano. Il parco è tenuto bene. Piante e prati sono concimati. In questi giorni si può sentire il fresco odor di concime naturale che sta maturando, in attesa di essere steso. Le incastellature degli alberi, anche quelle più vecchie tengono bene.
Nel parco si possono fare splendide passeggiare e anche i pic nic. Tutto bene verrebbe da pensare. Qualcosa fila per il verso giusto. “Purtroppo questo bellissimo parco pubblico ha un uso ambiguo: ci si trova un casotto degli attrezzi, una piattaforma un po’ pericolante su un albero, e si è in attesa che a primavera arrivano i soliti noti con griglie e salamelle” ci dice Il consigliere del municipio 6 Carlo Goldoni.
I giardini condivisi
Alcune parti del parco sono state affidate a gruppi di cittadini che vi hanno creato giardini condivisi. SI tratta di una forma di affido di terreni abbandonati e non utilizzabili in altro modo, perchè troppo piccoli o perchè in posizioni scomode, affidata a volontari che dovrebbero aprire a tutti il giardino che hanno recuperato da appezzamenti poco più grandi di una aiuola. Qui invece c’è un cartello che prevede una sola ora di apertura, alla domenica mattina.
Davvero un po’ poco, anche ammettendo che la formula del giardino condiviso possa essere utilizzata in un’area naturalistica e in un parco pubblico. “Cosa intende fare l’amministrazione?”, si chiede il consigliere Giuseppe Carlo Goldoni, che ci ha segnalato il parco e la situazione. “È una vera vergogna che in un parco pubblico non ci siano controlli e chiunque possa fare quello che vuole.”
In effetti una tale rarità naturalistica in città dovrebbe godere di regolamenti simili a quelli di un parco protetto.
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