Milano perde Ema a testa o croce
Pare incredibile, ma Milano ha perso la possibilità di essere sede di Ema, l’Agenzia Europea del Farmaco, a causa di un sorteggio casuale con Amsterdam. In Europa si sono messi a giocare a testa o croce, invece di fare un’analisi e una scelta ponderata fra i fascicoli delle città in concorso. Incredibile è l’unica cosa che si può dire. Per Milano, unica città in lizza a non essere capitale di uno Stato, anche se in realtà è una capitale economica e di servizi, è una grave delusione.
Quasi un’offesa, uno schiaffo
Un conto è infatti essere scartati sulla valutazione di un fascicolo su cui erano stati valutati i pro e i contro, ma essere scartati come sede a causa di un sorteggio è imbarazzante. Specie dopo che c’era stata l’accettazione, anche se molto a malincuore, della cessione a Ema del Pirelli, grattacielo simbolo del parlamento lombardo. L’immagine dell’Europa, già non molto fulgida fra i comuni cittadini, ne viene fuori distrutta. Un sorteggio, a testa o croce? Perchè non a chi prende la paglietta più corta? Start up, innovazione mondi nuovi e società moderne frutto di scelte effettuate con competenza sono crollate in frantumi con il ritorno all’antico “caso”.
Roberto Maroni. “Triste”
Roberto Maroni, nelle dichiarazioni a caldo lo dice abbastanza apertamente. “Il sorteggio con la monetina è un po’ il paradigma di questa Europa che non sa decidere, non sa assumersi le responsabilità e lascia decidere ad altri o alla sorte, il modo peggiore per rapportarsi con i Paesi, che genera non solo delusione ma anche tristezza. Un’Unione di Paesi che non sa decidere, nel bene e nel male, genera proprio questo sentimento”.
La conferenza stampa con il sindaco Beppe Sala
Roberto Maroni e Beppe Sala si sono presentati insieme alla conferenza stampa indetta dopo che si è saputo quale era stato il voto europeo. “C’è grande delusione ma anche la consapevolezza di aver fatto tutto quello che si poteva fare per avere un dossier competitivo, come dimostrato nelle prime due votazioni. Mi spiace molto perchè era un risultato a cui tenevamo ed eravamo pronti, prontissimi, perchè Milano, la Lombardia e l’Italia hanno un ruolo strategico fondamentale nel campo delle scienze per la vita”.
Milano farà molto lo stesso, nel campo delle scienze della vita
In ogni caso, Milano può fare a meno di Ema ed essere comunque al centro del settore delle scienze per la vita. E maroni continua dicendo che “Ringrazio, oltre a Beppe Sala, che si è speso molto, gli operatori economici di Milano, il mondo delle imprese, il Governo italiano, che so quanto si è impegnato, partendo da Enzo Moavero Milanesi. La partita di Ema finisce qua, ma non finisce il ruolo che Milano e la Lombardia vogliono avere nel settore delle scienze della vita, dove abbiamo portato investimenti
importanti, con Human Technopole, per esempio, e la Città della salute e della ricerca”.
“Da domani però io e Beppe Sala e anche il Governo italiano magari qualche iniziativa dobbiamo pensare di prenderla, perchè Milano merita e vogliamo che, nel campo delle scienze della vita e, più in generale, nei rapporti con l’Unione europea, le venga
riconosciuto il ruolo di leadership che merita”
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