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Moschea di Via Baroni. Presidio di protesta dopo l’espulsione

Gratosoglio, via Baroni – Un presidio di protesta davanti alla moschea il giorno dopo l’espulsione della giovane 22enne egiziana che aspettava il permesso dell’isis, in Siria, per organizzare un attentato suicida a Milano. Torna alla ribalta il centro islamico abusivo della fratellanza mussulmana al Gratosoglio. Si trova in via Baroni 190. Lì, ma davanti al numero civico 188, oggi 15 novembre, alle 18 si ritroverà chi non vuole la moschea.

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Il presidio è organizzato dalla Lega Nord di Milano con i consiglieri comunali dell’opposizione e altri politici della zona e del municipio. Nel video Alessandro Morelli, consigliere comunale milanese, attribuisce la responsabilità della situazione in cui versano le periferie alla due giunte che si sono susseguite. Quella di Giuliano Pisapia prima e quella di Beppe Sala poi.

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Pare che, una volta varcato il limite della circonvallazione, quella percorsa dai due famigerati autobus delle linee 90 e 91, si cambi di città. In centro, Milano è una bella città piena di cultura e servizi. Tenuta bene anche considerando tutti i gruppi di richiedenti asilo e clandestini che ne utilizzano strade metropolitane e portici come dormitorio e come luogo di spaccio di droga. Oltre la circonvallazione, invece, Milano diventa il regno del degrado. La gente per bene è costretta suo malgrado a convivere con ogni tipo di vicino ingombrante, indesiderato e pericoloso. Fra cui, ora, anche degli adepti che organizzano atti di terrorismo islamico.

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La moschea abusiva della fratellanza mussulmana al Gratosoglio

La moschea in questione è il solito ritrovo islamico travestito da centro culturale, tollerato dal disinteresse del’amministrazione comunale.  Non si sa cosa esattamente stiano predicando gli iman. Nel caso specifico opera una  associazione che richiama, perlomeno nel nome che si sono dati, ai fratelli mussulmani, pericolosa associazione politico- religiosa già considerata, da tempo, istigatrice delle radicalizzazioni islamiche che portano agli attentati feroci. Lo scorso gennaio l’apertura della moschea abusiva. A occhio, non sembra avere i permessi in linea con la legge regionale sui luoghi di culto. E’  stata anche al centro delle discussioni di un lungo consiglio comunale e di una riunione della commissione sicurezza.

In quei giorni il presidente della associazione islamica aveva inaugurato lo spazio dicendo che ere  “uno spazio di formazione e informazione aperto a tutta la cittadinanza interessata a conoscere più da vicino le attività della Fratellanza ” ( fonte: il Giornale).  I frutti della formazione praticata li raccogliamo oggi con la scoperta, per fortuna in tempo, della scoperta di un aspirante terrorista che vive a poca distanza dal centro stesso.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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