Economia e lavoroMilano

Good Job. 5 arresti e sequestrati 7 milioni di euro. Mistero sui nomi

Una maxi operazione della guardia di finanza di Milano si è conclusa questa mattina con l’arresto di 5 persone, di cui ancora non sono state rese note le generalità, colpite da 2 ordinanze di custodia cautelare per bancarotta fraudolenta.

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L’operazione è stata chiamata Good job. Gli arresti arrivano a conclusione di indagini iniziate nel febbraio del 2016. L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata ai reati di bancarotta fraudolenta, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e omesso versamento dell’I.V.A. Gli indagati sono 21. L’accusa nei loro confronti è di aver organizzato un sistema per evadere il fisco.

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cambiamenti. Social journalism

Era stata fondata una S.R.L.  che aveva assunto personale da impiegare in altre aziende, più di 100 persone. Su questa azienda ricadevano tutti gli oneri retributivi e tributari che non erano mai stati versati. Poi l’azienda era fallita. La guardia di finanza ha effettuato un sequestro preventivo di conti correnti, una collezione di auto di lusso e moto d’epoca e 9 immobili, tra cui una villa dotata di piscina e centro benessere privati, per un valore complessivo di 7,3 milioni di euro. L’evasione però sarebbe solo di 3,4milioni di euro.

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la scala Rho b&b

La guardia si finanza durante le indagini ha poi accertato un altro particolare, cioè che i macchinari di una lavanderia industriale dichiarata fallita dal tribunale di Milano, del valore di 4milioni di euro, erano utilizzati da una nuova azienda identica a quella fallita e riconducibile ad uno degli imprenditori arrestati. In questo caso le imposte evase erano di 3milioni e 900mila euro.

Beni che l’amministratore della società aveva nascosto, aiutato da un commercialista e di un funzionario connivente di un istituto di credito nazionale, che aveva consentito l’utilizzo di conti correnti intestati ad altri soggetti.
Dati gli importi sequestrati sembra impossibile che gli imprenditori siano persone sconosciute. La curiosità sui nomi delle persone coinvolte e sulla loro versione dei fatti è altissima.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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