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D’accordo Regione e Comune. Maroni e Rozza: “Fuori gli extracomunitari”

L’aggressione avvenuta ieri in stazione Centrale fa discutere le due istituzioni che si fronteggiano sulla sicurezza, Il comune di Milano e la regione Lombardia.  

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Il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni ha subito colto il particolare che l’aggressore aveva già ricevuto un decreto di espulsione dalla Questura di Sondrio, e nonostante questo era libero e indisturbato e ha chiesto quindi al governo di effettuare le espulsioni di chi non ha diritto a restare in Italia. “Esprimo solidarietà all’agente colpito e a tutte le Forze dell’ordine, che ogni giorno garantiscono la nostra sicurezza e ci difendono da questi pazzi criminali. Ora il Governo deve darsi una mossa: espulsioni di massa di tutti i clandestini”.

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Carmela Rozza: rimpatriare gli extracomunitari pericolosi

Le parole dell’assessore alla sicurezza Carmela Rozza sono quasi identiche nel contenuto, ma danno per fatto ciò che probabilmente non è così attuato come dice. “Ringrazio per il pronto intervento gli agenti di Polizia che hanno fermato l’aggressore ed evitato che la situazione potesse diventare ancora più pericolosa. L’episodio di oggi rafforza la mia convinzione che stiamo operando nel modo giusto, con controlli costanti che non devono venire meno e semmai devono essere intensificati”.  

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“Questi controlli sono necessari per identificare coloro che occupano l’area della stazione, in modo da poter distinguere delinquenti, persone irregolari e sfruttatori da chi sosta tranquillamente. Chi crea problemi deve essere allontanato, chi delinque deve essere arrestato e gli extracomunitari pericolosi devono continuare ad essere rimpatriati. Un impegno gravoso, possibile solo grazie alla continua presenza nella piazza di Esercito, Polizia, Carabinieri e Polizia Locale che tengono costantemente la situazione controllata”.

E’ quasi sorprendente ma, al di là della necessità di difendere la propria parte politica, i due rappresentanti sembrano in perfetto accordo sulla necessità di intervenire con identificazioni, rimpatri, arresti e allontanamenti forzati nei confronti di extracomunitari e migranti. Manca solo di passare dal dire al fare, e come sappiamo, lì in mezzo c’è il mare… in tutti i sensi.

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M 5 stelle, invece, vogliono chiudere i porti

E’ decisamente una estate calda. Ed è calda anche la politica. Anche il movimento 5 stelle ha detto la sua a proposito del poliziotto aggredito e  alla presenza dei clandestini in stazione Centrale. Il cons. regionale Andrea Fiasconaro ha chiesto infatti la chiusura dei porti e di non far arrivare imbarcazioni con a bordo i clandestini “Chiediamo azioni concrete, il far west va avanti da troppo tempo. La Regione non ha competenze dirette sulla sicurezza ma Maroni abbia la decenza di finirla con le propaganda e l’annuncite e si confronti con la Prefettura e il Governo perché si occupino seriamente del problema.

Noi abbiamo avanzato le nostre proposte dopo il blitz della polizia a maggio in Stazione Centrale chiedendo un presidio regolare delle forze dell’ordine nella zona e non soltanto blitz spettacolari una tantum. Ci sono diverse zone a Milano critiche per la sicurezza dei cittadini, ad esempio San Siro, Viale Padova, la stazione Centrale ed altre che rischiano da tempo di finire fuori controllo. E’ più che mai urgente sbloccare risorse per le forze dell’ordine per un maggiore controllo e contrasto alla criminalità comune, all’immigrazione clandestina ed al degrado. Il tema è poi nazionale e abbiamo proposto che i nostri porti debbano essere chiusi alle imbarcazioni non in regola.

Fuori dall’Europa

La proposta del movimento 5 stelle sembra quello di voler organizzare una vera e propria resistenza fiscale, rifiutando di effettuare trasferimento di fondi italiani all’Europa. !Il Regolamento di Dublino deve essere rivisto subito. L’Europa deve attivarsi, a partire dagli Stati più vicini Francia, Germania e Spagna, e darci una mano. Non si può più aspettare. O abbiamo risposte immediate o l’Italia deve subito interrompere qualsiasi forma di contributo economico all’Unione Europea e annunciare il veto definitivo al Fiscal Compact. Non staremo a guardare”.

La trasformazione della sinistra e M5S  potrebbe essere avvenuta a causa della macchie solari, o forse sono i primi effetti della rincorsa al referendum per l’autonomia della Lombardia. Di fatto, in questo momento abbiamo un parlamento regionale che potrebbe votare a favore di espulsioni di massa degli extracomunitari, della chiusura dei porti e per una dura resistenza fiscale nei confronti dell’Europa. Se fanno tutti ciò che dicono, le prossime settimane saranno roventi, a Milano.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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