Aggrediscono una mamma in viale Brenta. La reazione: operazione porte aperte
Milano. Qualche giorno fa ai giardini del Conad di viale Brenta una giovane mamma con il suo bambino di pochi mesi è stata prima circondata e poi aggredita da un gruppo di probabili zingari. Fortunatamente l’intervento pronto di soccorritori ha impedito il peggio, ma l’episodio ha scosso molto i residenti del quartiere. I residentihanno creato, in reazione l’operazione Porte aperte
Operazione Porte Aperte
Si riferiscono agli zingari chiamandoli “gli ospiti indesiderati”, un po’ timorosi dei vari divieti di dire e scrivere la parola. Così usano delle parafrasi per identificare il gruppo di persone dalle intenzioni malevole, e non tanto le etnie che lo compongono.
In fondo un nome non serve a definirli, anche se nessuno di questi ospiti è riconoscibile come etnicamente italiano. Comunque il degrado del quartiere di viale Brenta si protrae da un lungo periodo ed è davvero grave. In questa situazione è nata, fra i residenti, l’operazione Porte aperte. Aperte si, ma non a ladri e delinquenti. Il nome lo si deve al fatto che chi partecipa vuole tornare a vivere parchi e giardini come un tempo, senza paura e con le porte aperte.
La passeggiate e le iniziative dell’ operazione Porte Aperte in viale Brenta
Le idee son molto chiare. I residenti vogliono uscire a fare delle passeggiate in gruppo, organizzate tramite le chat di quartiere, per evitare che parchi e giardini siano occupati dagli “ospiti indesiderati”. Ed è proprio tramite le chat che stanno girando i messaggi organizzativi di quella che definiamo l’ Operazione Porte aperte. Si partirà dai giardini di via San Dionigi. Ecco uno dei messaggi che circolano nelle chat, fra i residenti.
“Perché non proviamo ad organizzarci uscendo in gruppi pacifici per riprenderci legittimamente i nostri spazi verdi nella zoan di viale Brenta? La bella stagione è alle porte, i nostri figli ed i nostri nonni devono poterli vivere senza pericoli o tensioni. Sfruttiamo le chat di quartiere o quelle dei vari comitati, per comunicare merende ai parchi, feste di compleanno, giochi estivi, ma anche normali uscite per vivere i giardini. Questo in modo da far vedere che non temiamo le prepotenze di nessuno. Sia chiaro, nulla a che vedere con ronde o manifestazioni politiche. Semplici cittadini che rivogliono poter vivere con le “porte aperte”.