Le bandiere del mondo raccontano… al PausaMi
Milano. PausaMi è un grazioso negozio di cibi e prodotti naturali, arredato come una casa, con cucina e soggiorno, in via Villoresi, a Milano. A pochi metri c’e il Naviglio Grande e la ripa. Lì, questo pomeriggio, la presentazione di Bandiere del mondo, un libro sulle bandiere dedicato ai bambini e si giovanissimi.
Robert Fanello e Flavio Livio Marchetto ne sono gli autori. Non sono molte pagine, ma ogni parola è stata soppesata con cura. Il lavoro non è stato semplice. L’obiettivo è quello di avvicinare i bambini e i ragazzi a una disciplina scientifica di nicchia, la cui terminologia è formata da parole che non hanno un significato immediato nella lingua comune.
Vessillologia, la disciplina che studia le bandiere
Già il suo nome fa parte delle parole difficili. Di quelle che non hanno un uso quotidiano. La Vessillologia. La scienza che classifica e studia le bandiere. L’impegno dei due autori sforzo, che secondo me ha avuto successo, è stato quello di essere coerenti, filogicamente corretti e contemporaneamente semplici. Hanno utilizzato degli accorgimenti grafici accattivanti per dare al libro uan forma più leggera e vicina alla mentalità dei giovani.
Colori, box, box dentro box, livelli differenti di linguaggio. Per migliorare la comprensione ma anche per elevarla. Passo dopo passo. Il libro si occupa delle bandiere adottate dagli Stati. Andava fatta una scelta, le bandiere del mondo sono tante. Per circa una sessantina di queste si è fatta una presentazione. Alcune delle storie raccontate nella presentazione sono davvero simpatiche. La bandiera originale della repubblica della California era ad esempio una sottoveste.
Tramite Bandiere del mondo è più facile imparare la storia e la geografia
Il pubblico non era molto numeroso ma era pieno di domande. Una di queste ha riguardato le bandiere nei film storici. Paurosamente storicamente sbagliate, nella maggioranza dei casi. Però qualcuno colpisce per la sua aderenza alla verità storica. Uno di questi è “il mestiere delle arti” di Olmi, sulla via di Giovanni dalle Bande nere. Insomma, un pomeriggio piacevole, in un posto piacevole, con un libro piacevole e molte novità da imparare. Cosa desiderare di più?
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