Il mistero del divieto di sosta sul marciapiedi di via Padre Giuliani
Ossona – Il marciapiedi in via Padre Giuliani è finito da un pezzo, ma i paletti mobili del divieto di sosta permangono. Eppure non c’è traccia di una ordinanza. Un altro degli “strani casi ossonesi?”
Ossona ha le sue particolarità, ma ogni tanto succedono cose che son esagerate persino per Ossona. In questi giorni il record tocca ai paletti di divieto di sosta che permangono sulla via Padre Giuliani sul nuovo piccolo marciapiede di porfido, che ha preso il posto della pista ciclabile. Sono lì ma non si sa perchè. In un primo momento, finiti i lavori, la supposizione più logica era che se li fossero dimenticati. O che gli operai non avessero ancora avuto il tempo di rimuoverli.
Ora invece, a quasi tre mesi dalla fine dei lavori, si sospetta che il motivo sia serio. Che qualcosa non vada. Dal punto di vista dell’automobilista, è una incongruenza. Sopra i paletti mobili c’è un cartello di parcheggio a disco orario. Invece i paletti indicano un divieto di sosta sul marciapiedi. Saranno mica i pedoni che non circolano ad essere in contravvenzione per”divieto di sosta”?
Qualcosa non va con il marciapiede?
Le supposizioni sono molte. Una è che il marciapiede in porfido non sia regolamentare. I paletti sarebbero stati lasciati in quel posto per evitare che sia usato come marciapiedi o come pista ciclabile. C’è la piazzola per mettere la rastrelliera per le biciclette, c’è un passaggio pedonale diagonale che collega il marciapiedi alla discesa del marciapiede dell’angolo fra via Baracca e via Rimembranze. Come pista ciclabile, non è omologabile. Però, può essere una pista ciclo – pedonale, da percorrere con attenzione. Non omologata, ma accettabile. E allora? Perchè non è aperta? Perchè i paletti ci sono solo davanti ai negozi e non su tutto il marciapiedi, fino alla via Pascolutti?
Il mistero della firma
Una delle voci che girano insistentemente racconta che i paletti di divieto di sosta permangono perchè il vice comandate Pianura non firma la liberatoria di “fine lavori”. Le motivazioni di questa mancata firma sono però sconosciute, ammesso che la debba apporre il vice comandante. Un occhio attento può notare che sul lato della via Baracca, a fianco della pista ciclabile, non è stato ripristinato il basamento del portico della palazzina. Forse la motivazione della permanenza dei paletti di divieto di sosta davanti ai negozi è per lasciare un segno di mancata fine lavori.
Il nuovo marciapiede, cioè, non ha passato il collaudo dell’ufficio tecnico. La ditta incaricata deve sistemare il basamento? Questa sarebbe una buona motivazione per non concludere il contratto e per tener chiuso il marciapiede. Però in genere si usano i cartelli di lavori in corso, non quelli di divieto di sosta. In questo modo, infatti, la gente utilizza comunque il marciapiedi incriminato, con i derivati rischi assicurativi, e sono gli automobilisti a chiedersi se possono, o meno, usare i parcheggi.
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