Doccia fredda per Gelmini e Parisi. La Lista Maroni le dice No
Milano- La notizia era apparsa ieri su affari italiani. Nel loro nuovo ruoli di rieditori di forza italia e popolo delle libertà, Maristella Gelmini e Stefano Parisi avrebbero annunciato che la lista Maroni sarebbe confluita con loro. Immediata la doccia fredda. Il prof. Stefano Bruno Galli, presidente della Lista Maroni, fa sapere che non ci si pensa nemmeno.
Ecco le parole che ha divulgato Stefano Bruno Galli, non appena è venuto a conoscenza degli articoli pubblicati dai maggiori quotidiani. “Nella mia qualità di presidente del Gruppo Consiliare “Maroni Presidente”, secondo gruppo di maggioranza nel Consiglio regionale lombardo, smentisco categoricamente e con fermezza indiscrezioni giornalistiche che vorrebbero una marcia di progressivo avvicinamento sino alla fusione della Lista Maroni in Forza Italia. Semmai potrebbe essere vero il contrario. Non solo, ma all’interno del Gruppo non vi è alcuna rissosità né divisione: lavoriamo tutti compatti, al fianco del Presidente Maroni. Sarà così fino alla fine della legislatura, fino al 2018 e anche oltre. Non abbiamo assolutamente bisogno di una casa perché questa è la nostra casa, in un rapporto di feconda e leale collaborazione sia con i “cugini” della Lega Lombarda-Lega Nord, sia con gli alleati di Forza Italia e Lombardia Popolare». Così Stefano Bruno Galli, a capo del gruppo consiliare “Maroni Presidente” nel Consiglio regionale della Lombardia.
Doccia fredda per la Gelmini e per Parisi
Una doccia fredda, anzi freddissima, per chi aveva pensato di rimettere insieme i pezzi di Forza italia. Il primo No incassato è molto pesante. La lista Maroni, pur essendo una lista civica, è la seconda lista di maggioranza in regione Lombardia. A convincerli al passaggio non è bastato il risultato di Milano. Un successo molto effimero, a detta degli esperti politici. Insomma, pare che la lettura dei tanti voti presi a Milano da Maria Stella Gelmini sia quella del risultato di una sfida diretta a Matteo Salvini più di quella di un progetto politico. La cosa non è piaciuta a nessuno, non solo ai consiglieri della Lista Maroni. Infatti Stefano Bruno Galli scrive che sono semmai gli ex forzisti che si avvicinano alla lista Maroni.
Serpeggia infatti la sensazione che nessuno abbia gradito l’incetta di preferenze fatta dalla Gelmini a Milano. Qualcuno, in ambienti azzurri, pensa che Stefano Parisi abbia perso le elezioni milanesi a causa delle sfide a Matteo Salvini. Sfide che avrebbero raffreddato l’entusiasmo degli elettori leghista. Sospettano si sia bruciata la vittoria alle elezioni milanesi per ottenere un successo personale della Gelmini. Che si sia trattato di uno di quei giochetti che, di questi tempi, fanno arrabbiare la società civile.
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