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Bilancio di previsione. A Ossona si aggira mister Paglietta

Ossona – L’ultimo bilancio di previsione dell’amministrazione comunale di Ossona ha fatto parecchio discutere in paese. Il cons. Sergio Garavaglia aveva notato che non era stata votata entro i termini previsti la delibera degli equilibri di bilancio. Il rischio, elevato, che si dovesse tornare al voto per questa mancanza lo ha spinto a rivolgersi alla prefettura e alla corte dei conti. Le risposte dell’amministrazione comunale di Incontro e della prefettura gli danno ragione, ma…

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Vette e stupore

Certe volte gli strani casi ossonesi permettono di raggiungere elevatissime vette di stupore. Quello che vi racconterò oggi penso che superi qualsiasi altra vetta mai raggiunta finora. Era un po’ di tempo che non scrivevo un articolo nella rubrica dei misteri amministrativi di Ossona. Mi sembrava quasi di aver esaurito la vena ironica o di aver già raccontato tutti i pasticci del paese. Poi, invece, è arrivato questo irresistibile caso. Ho promesso di fare la brava, di non provocare appositamente reazioni rigirando i coltelli nelle piaghe e di non tirare fili penzolanti per scucire delicate toppe messe faticosamente. Non sono però responsabile delle parole scritte e sottoscritte dal sindaco Venegoni di Ossona. Riportarle non è una provocazione: è un dovere di cronaca.

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Riprendiamo, quindi l’articolo in cui raccontavo di come, a causa di una delibera dimenticata, l’amministrazione comunale di Ossona rischiava di dover andare a casa. L’amministrazione di Ossona casca sugli Equilibri di Bilancio. Si era rimasti al punto in cui il consigliere Sergio Garavaglia attendeva la risposta dell’amministrazione comunale, della prefettura e della Corte dei Conti. Ora finalmente sono arrivate le prime due. Ambedue danno ragione al consigliere comunale capogruppo di SiAmo Ossona Sergio Garavaglia, nei termini della domanda, ma comunicano anche che è stato trovato un escamotage per non far cadere l’amministrazione.

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Domande…

L’interrogazione è del 15 ottobre, l’amministrazione comunale ha risposto l’11 novembre. Ci han pensato su un mese, prima di rispondere. Non voglio prendere parte e vorrei tentare di restare obiettiva, anche se divertita. Scriverò il testo della interrogazione, quello della risposta data, e il parere della prefettura di Milano, lasciando al lettore il giudizio sui toni utilizzati dal sindaco.  Commenterò solo i contenuti amministrativi e, vi assicuro, che basta e avanza.

Interrogazione di Sergio Garavaglia

Ossona, 14 ottobre 2015. Al Sig Sindaco Comune di Ossona Sua sede. Oggetto: interpellanza/interrogazione.
Premesso che: – Il Tuel aggiornato a quest’anno prevedeva che entro il 31 luglio 2015 fosse approvato dal consiglio comunale almeno una ricognizione degli equilibri del bilancio di previsione ai sensi dell’ Art. 193 (1) Salvaguardia degli equilibri di bilancio. Comma 2, che dice: “con periodicità stabilita dal regolamento di contabilità dell’ente locale, e comunque almeno una volta entro il 31 luglio di ciascun anno, l’organo consiliare provvede con delibera a dare atto del permanere degli equilibri generali di bilancio o, in caso di accertamento negativo, ad adottare, contestualmente:

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a) le misure necessarie a ripristinare il pareggio qualora i dati della gestione finanziaria facciano prevedere un disavanzo, di gestione o di amministrazione, per squilibrio della gestione di competenza, di cassa ovvero della gestione dei residui; b) i provvedimenti per il ripiano degli eventuali debiti di cui all’art. 194; c) le iniziative necessarie ad adeguare il fondo crediti di dubbia esigibilità accantonato nel risultato di amministrazione in caso di gravi squilibri riguardanti la gestione dei residui. La deliberazione è allegata al rendiconto dell’esercizio relativo.

– che dopo il consiglio comunale di approvazione del bilancio non ne sono stati effettuati altri e che non è stato possibile appurare dagli atti pervenuti se tale ricognizione per la salvaguardia degli equilibri di bilancio sia stata effettuata. Considerato che: -l’art. 4 dello stesso Tuel specifica che “La mancata adozione, da parte dell’ente, dei provvedimenti di riequilibrio previsti dal presente articolo è equiparata ad ogni effetto alla mancata approvazione del bilancio di previsione di cui all’articolo 141, con applicazione della procedura prevista dal comma 2 del medesimo articolo.” 

Si domanda se:

L’atto di salvaguardia degli equilibri di bilancio fa parte della documentazione allegata al bilancio di previsione, come consigliava di fare la letteratura e le riviste a sostegno degli enti locali, e se l’amministrazione comunale si trova nella situazione prevista dal comma 4 del testo unico. TUEL. Per il gruppo di minoranza SiAmo Ossona Il capogruppo Sergio Garavaglia.

Questa, invece, la risposta firmata dal sindaco Venegoni:

Ossona, 11 novembre 2015. Al cons. capogruppo Sergio Garavaglia. Oggetto: risposta all’Interrogazione / interpellanza prot. n. 7432 del 15 ottobre 2015. Con riferimento alla interpellanza / interrogazione del 14 ottobre 2015, pervenuta al prot. n. 7432 del 15/10/2015 premesso che:

– l’art. 193 comma 4, modificato dal D.Lgs. n. 118/2011, dispone l’adozione, almeno una volta entro il 31 luglio di ciascun anno, dell’atto del permanere degli equilibri di bilancio.
– Vista la proroga della scadenza del termine per l’approvazione del Bilancio di Previsione 2015 al 3D luglio 2015, disposta con Decreto del Ministero dell’Interno del 13 maggio 2015.
– Dato atto che il bilancio di previsione 2015 è stato approvato dal Consiglio Comunale il 28 luglio 201 5 e nella stessa delibera è stato dato atto della permanenza degli equilibri di bilancio.
– Vista la nota del 7 agosto 2015 della Prefettura di Milano, con cui si chiede di far conoscere, nel caso in cui il bilancio di previsione sia stato approvato nel mese di luglio, se nella stessa delibera sia stato dato atto della permanenza degli equilibri di bilancio;

I termini di legge

Considerato che il termine del 30 luglio per l’approvazione del bilancio di previsione ha coinciso con il termine di verifica degli equilibri, si afferma che la verifica degli equilibri è già insita nel documento di bilancio approvato nello stesso mese di scadenza degli equilibri, come specificato nella direttiva del Ministero dell’ Interno dei 17 settembre 2014.

La delibera n. 28 del 28 Luglio 20 è relativa all’approvazione del Bilancio annuale di previsione per l’esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015/2017 nella parte del deliberato testualmente riporta: “7) Di dare atto che ai sensi dell’art. 193, comma 2, del D.Lgs. n. 267/2000 e s.m.i., permangono gli equilibri generali di bilancio”. Per le motivazioni sopra indicate si comunica che l’amministrazione comunale non si trova nella situazione prevista dall’art. 193 comma 4 del D.Lgs. n. 267/2000.

Qualche insulto mascherato da vivere civile

Mi permetto alcune considerazioni di “vivere civile” a cui la sua “bufala” mi obbliga:
– Per i Consiglieri non è una facoltà, ma un obbligo istituzionale aggiornarsi ed essere al corrente della evoluzione normativa;
-Questa sua ignoranza, aggravata dalla sua assenza continuativa alle riunione dei capigruppo previste e convocate prima dell’ approvazione di ogni documento di bilancio, getta discredito sulla Nostra Istituzione.
– L’uso sconsiderato che lei fa della sua colpevole ignoranza è motivo di turbativa nella pubblica opinione e motivo di ripresa.

Il 7 agosto vien dopo il 31 luglio. Lo sa anche mister Paglietta!

Salta all’occhio che il sindaco sottolinea che la Prefettura il giorno 7 agosto ha chiesto all’amministrazione comunale di Ossona delle spiegazioni a proposito della mancanza, nei documenti del bilancio di previsione approvato il 28 luglio, della delibera degli equilibri di bilancio.

Non ci è dato di sapere cosa ci sia stato scritto in quella richiesta. Neppure cosa potrebbero essersi detti, magari in una supposta telefonata preventiva, prefettura e sindaco. Non fa nulla. Ci fidiamo di quello che il sindaco ha scritto al cons. Sergio Garavaglia. Cioè che “vista la nota del 7 agosto 2015 della Prefettura di Milano, con cui si chiede di far conoscere, nel caso in cui il bilancio di previsione sia stato approvato nel mese di luglio, se nella stessa delibera sia stato dato atto della permanenza degli equilibri di bilancio”.

Quindi la lettera della prefettura, per il caso di cui chiedeva notizie Sergio Garavaglia, era già arrivata al Sindaco nel momento in cui sono stati chiesti dei chiarimenti. E’ datata ben una settimana dopo la scadenza dei termini per approvare la delibera (il 31 luglio). Facciamo i complimenti alla prefettura che, agosto o non agosto, si è immediatamente accorta della mancanza della delibera e ha chiesto la stessa cosa che ha chiesto pSergio Garavaglia.

Mister Paglietta s’aggira per Ossona

Per chi non conosce di fama la figura caratteristica che mi ha ispirato il titolo dell’articolo, consiglio di leggere il  questo link. Il Paglietta all’ombra del Vesuvio. Lo descrive molto meglio e con più phatos di quanto potrei mai fare io. Aggiungerò solo che il cons. Garavaglia aveva torto quando ha definito Ossona un paese “diversamente meridionale”. Diversamente? Quando ho letto il punto dedicato all’atto di delibera, mi sono guardata intorno aspettandomi di veder apparire il Maschio Angioino nella bruma mattutina…

Giusto una questione di lana caprina. Un cavillettino proprio da Paglietta

Il bilancio di previsione ha effetto dal 1 di gennaio 2015. Le delibere degli equilibri di bilancio hanno effetto solo nel momento in cui sono approvate. Il bilancio di previsione ha effetti retroattive, la delibera di equilibrio al 31 luglio no e certifica lo stato dell’arte al 31 luglio.

Difficile? Facciamo un esempio pratico, slegato dalla realtà di Ossona

Poniamo che il bilancio di previsione dica che si intende comprare un’automobile per i vigili a maggio usando 30mila euro incassati con le multe e che questo bilancio sia approvato il 28 luglio. Il bilancio è retroattivo al momento dell’approvazione, l’automobile è già stata comprata. Facciamo un controllo e scopriamo che al 31 luglio i nostri cittadini son stati bravissimi e non hanno preso nemmeno una multa. A quel punto, nella delibera degli equilibri dobbiamo scrivere dove abbiamo preso i soldi per comprare la macchina. Il revisore dei conti deve certificarlo, in un atto diverso, anche se allegato, del bilancio. Quindi ci si aspetta che la delibera degli equilibri sia diversa, ma allegata, al bilancio di previsione. Non una mera frase scritta nel deliberato pubblicato ben dopo le ferie estive.

Nel documento “deliberato” c’è qualcosa che forse non c’era nella proposta di delibera, ma non è la delibera degli equilibri di bilancio

Il sindaco Venegoni, nella lettera in cui dà dell’ignorante in materia legislativa a Garavaglia e indica la sua domanda come bufala, nella parte del deliberato”, cioè in quanto approvato dal Consiglio comunale, c’è il punto 7 che cita la questione equilibri. Prima di scrivere l’articolo sul bilancio mi ero fatta consegnare da Sergio Garavaglia tutta la documentazione scritta relativa al bilancio di previsione. Questo per controllare di persona quanto diceva.

A guardar con la lente di Ingrandimento ma…

Vi assicuro che nella documentazione consegnatami non ho trovato neppure un cenno alla questione degli equilibri di bilancio. C’era un accenno al fatto che Ossona non è un ente sperimentatore dei nuovi regolamenti contabili. C’era tanto altro. Non però un riferimento diretto alla delibera degli equilibri di bilancio. Ero presente al consiglio comunale del 28 luglio. Sono certissima che non è stato proposto nessun emendamento al testo della delibera del bilancio di previsione.

Stupore….

D’altra parte, mi pare logico pensare che se ci fosse stato un accenno, la prefettura non avrebbe avuto motivo di mandare una nota al Comune al 7 di agosto. Vista la risposta del sindaco, ho nuovamente chiesto al consigliere Garavaglia di consegnarmi la delibera pubblicata, quella finale. Li c’è stato il momento di stupore più grande. Perchè il punto 7 con la parola equilibri di bilancio ben in chiaro c’è, ma girando la delibera ci si accorge che la data di pubblicazione della delibera è il 9 settembre. Dal 28 luglio al 9 settembre nessuno, nemmeno i consiglieri comunali, hanno visto la delibera approvata dal consiglio e i capigruppo non sono stati convocati.

Credo che non ci sia bisogno di aggiungere altro, a parte che sono certa di non essere orba. Questo è uno di quei momenti in cui mi ritorna prepotentemente in mente la frase di un politico recentemente scomparso, Giulio Andreotti: “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina.”

La risposta della Prefettura

Nel caos dei sospetti e di possibili irregolarità, interviene la prefettura che, senza insultare nessuno, chiarisce a Sergio Garavaglia cosa è stato fatto e scrive: “si fa riferimento alla nota in data 26 ottobre scorso con la quale la S.V. ha presentato una richiesta di parere ed intervento in ordine alla presunta mancata adozione, entro il 31 luglio 2015, da parte del consiglio comunale di Ossona, della deliberazione relativa agli equilibri di bilancio e che lo stesso bilancio di previsione 2015, sarebbe stato approvato il 28 luglio scorso, con gravi lacune ed imprecisioni.

Ricognizioni

Al riguardo si fa presente che, dalla ricognizione effettuata da questo ufficio sugli adempimenti previsti dal decreto legislativo 267/2000 TUEL, la cui mancata adozione comporterebbe l’ipotesi di scioglimento indicata all’art. 141 dello stesso decreto, è emerso che il Consiglio Comunale di Ossona ha approvato, con deliberazione nr. 28 del 28 luglio 2015, il bilancio di previsione annuale 2015 dando atto, altresì, della permanenza, ai sensi dell’art. 193 del citato tuel 267/2000 della permanenza degli equilibri generali di bilancio.

La gazzetta ufficiale

Come è noto, con decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 maggio 2015 n. 115, era stato differito ulteriormente, dal 31 maggio al 30 luglio 2015, il termine di approvazione da parte dei comuni, delle città metropolitane e delle province dei bilanci di previsione per l’esercizio finanziario 2015.

In relazione agli effetti prodotti da quest’ultimo provvedimento, che ha spostato l’adempimento ad un solo giorno prima della scadenza della delibera per la verifica degli equilibri di bilancio, si è applicato il criterio interpretativo adottato dal Ministero dell’Interno fin dallo corso 2014, quando già si era verificata la coincidenza delle predette scadenze.

Il criterio

In base a tale criterio, è da ritenersi che l’eventuale approvazione del bilancio di previsione 2015 nel mese di luglio del corrente anno renda superflua la verifica del permanere degli equilibri, già insita nel documento di bilancio stesso. Pertanto l’adempimento previsto dall’art. 193 del Tuel doveva essere osservato da parte degli enti locali che avessero approvato il bilancio di previsione entro il 30 giugno 2015, mentre per i Comuni che ne avessero deliberato l’approvazione nel mese di luglio era sufficiente dare atto della permanenza degli equilibri nella deliberazione stessa. Eventuali irregolarità nel merito dei contenuti meramente contabili della delibera in parola, verranno, eventualmente, accertate dalla Corte dei Conti, peraltro già interessata dalla S.V”.

E’ normale che la prefettura non voglia commissariare un’amministrazione comunale per un motivo che non sia politico o in seguito a reati gravissimi, e che cerchi delle vie magari anche un po’ tirate per i capelli per rispettare il mandato amministrativo scelto dal popolo. Non è suo compito, fra l’altro, controllare che il bilancio sia esatto nei contenuti contabili. Però, come si è visto, non ha nessun problema a scriverlo, anche se il criterio interpretativo è stato applicato al 7 agosto e non al 30 luglio.

Non c’è nulla di male, come anzi non c’è che da ringraziare un consigliere così attento da rendersi conto di un possibile problema, e lo fa notare anche se è all’opposizione. Detto fuori dai denti, meglio Sergio Garavaglia che si interessa e si tiene aggiornato sulle leggi, di quei consiglieri che a malapena sanno il motivo per cui alzano la manina nel consiglio comunale e sono comunque sempre pronti comunque a dare addosso a chi invece sa fare il lavoro per cui si propone.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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