Sedriano. L’emozione di ripartire con la democrazia
Sedriano – Il giorno dopo le elezioni è un momento di particolare emozione, sia per chi vince e deve mettersi a lavorare, sia per chi perde che deve comunque mettersi a lavorare. Per chi è stato eletto nel consiglio comunale di Sedriano, l’unico Comune della Lombardia che sia mai stato sciolto a causa delle ingerenze mafiose, è un’emozione ancora più forte. Dopo il commissariamento riparte la democrazia. L’energia non manca al consigliere Leghista Roberto Scurati, che si è già messo al lavoro.
Non sono passati neppur due giorni dalle elezioni e già macina comunicati stampa. Il nuovo consigliere comunale della Lega Nord ha tantissima energia. Non gli pesa aver perso perchè sa di aver ottenuto un successo davvero notevole, dopo quanto era successo negli ultimi tre anni. Più di mille voti raccolti, nonostante la Lega Nord si sia presentata senza alleanze e con in lista tutte persone nuove. Forse è stata questa la ricetta giusta. Inesperienza nel cercare il consenso, ma tanta voglia di ricominciare da capo, ripartendo dalla fedeltà ai valori e al progetto della Lega Nord.
E, in questo caso, la gente, chi vota per la Lega Nord ha riconosciuto il valore e il coraggio e ha premiato chi sentiva più vicino. A Sedriano, in ogni caso, la lista della Lega Nord ha raggiunto quasi il 20% dei votanti.
Roberto Scurati ha un solo rammarico: “Non siamo riusciti a raggiungere il secondo consigliere comunale per una manciata di voti”.
Un vero peccato, perchè essere in due in consiglio comunale vuol dire darsi una mano e lavorare meglio. Il fatto di essere l’unico consigliere comunale leghista non turba però più di tanto, c’è tanto da fare e tutta la sezione della Lega nord sarà coinvolta nel lavoro di opposizione.
“Da oggi parte un nuovo percorso” dice ancora Roberto Scurati. “La nostra sarà una opposizione pragmatica e concreta.
Vediamo e chi ha vinto riuscirà a fare altrettanto. Il tempo dei proclami è finito, ora ci aspettiamo che mettano in pratica ciò che hanno promesso.”
Dal canto suo il nuovo sindaco Cipriani ha raccolto i complimenti di tutto il Mondo dei 5 stelle. Sedriano, infatti, è attualmente l’unico Comune in Lombardia amministrato dal Movimento 5 stelle.
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Sicuramente per il locale candidato leghista, è un grande successo personale. Ma a livello politico, per la Lega aver ottenuto il 20% in un paese del profondo nord, in cui erano in libera uscita tutti i voti dell’elettorato di destra che alle precedenti elezioni avevano vinto, non è poi un grande successone. Anche perché il problema dell’immigrazione dovrebbe favorire un partito come la Lega.
Credo perciò che si dovrebbero abbandonare certi atteggiamenti come il ruspismo, che esaltano una sia pur notevole minoranza, ma che disgustano le persone per bene
In realtà nei paesi della cintura di Milano, che hanno subito una grande immigrazione negli anni 70, la lega nord ha sempre avuto localmente poche preferenze, anche a causa della presenza del piccolo problemino che ha causato lo scioglimento della scorsa amministrazione. Anche quando non ingeriscono (a Sedraino comunque non c’è stato ancora il processo) il problemino è in grado di spostare legalmente voti e le loro preferenze non vanno mai verso la lega nord.
Sperando di non essere terzo incomodo, mi inserisco in questa discussione fra Francesco e Ilaria, per lasciare alcune modeste osservazioni, in attesa che anche Francesco eventualmente replichi.
Entrando nel merito, non trovo che per la Lega sia stata una sconfitta, ma sicuramente non è neppure un successo. Sono d’accordo con Ilaria nel riconoscere che a Sedriano, c’è il problemino (Anzi il cancro della democrazia) degli elettori che votano secondo i dettami della mafia. Ma proprio perché questa volta quegli elettori sono stati a casa, (evidentemente i soliti noti hanno intuito che avrebbero sprecato i soldi, e gli elettori da loro manovrati, se non vedono l’obolo non vergano la croce)sarebbe stata l’occasione per vincere. Purtroppo certi burocrati di via Bellerio, hanno vanificato le possibilità di vittoria facendo correre la Lega da sola. Sicuramente è anche pesato il fatto che molte volte i toni usati a livello nazionale danno l’impressione che la severità sulla questione immigrati, sia dovuta a insensibilità o razzismo, e non a giuste preoccupazioni per l’impatto sociale e il rischio di terrorismo.
In ambito locale avrà anche pesato il fatto che fino a non molto tempo fa la Lega era stata il partito di Pivetta, il numero due della disciolta amministrazione. Comunque,le elezioni ci sono solo ogni 5 anni, chi sbaglia strategia deve restare al palo per tutto quel periodo.