Ebreo ferito a Milano. La solidarietà di Cecchetti
Milano – Ieri sera Nathan Graff, 40 anni, ebreo ortodosso di nazionalità israeliana, è stato aggredito a coltellate in una via della periferia ovest. Si è pensato alla jihad dei coltelli, che flagella Israele. Il vice presidente del consiglio di regione Lombardia Fabrizio Cecchetti esprime la sua solidarietà alla vittima dell’aggressione.

“Esprimo la mia solidarietà a Nathan Graff e a tutta la comunità Ebraica milanese per questa aggressione che non ha nulla a che vedere con la storia e la cultura della nostra città.
E’ necessario compiere tutti gli accertamenti del caso in modo da arrestare al più presto i colpevoli e fare chiarezza sulla matrice dell’aggressione. Va poi potenziata la sorveglianza delle zone a rischio e tenuta alta l’attenzione per fermare tempestivamente eventuali gesti riconducibili all’antisemitismo. Oggi il pericolo maggiore è rappresentato dalle frange dell’islam radicale presenti in città e sul territorio lombardo, estremisti che vanno identificati e isolati. A Milano il clima di terrore anti Israele che purtroppo è presente in alcune città europee non passerà.”
Il gesto della solidarietà pubblica mira sempre a esorcizzare e condannare con forza l’aggressione ed è un atto politico, oltre che umano. In questo caso le parole di Cecchetti sono istituzionali.
Il dubbio nato intorno a questa aggressione è che si tratti dell’esportazione della jihad dei coltelli, una nuova strategia di guerriglia terroristica che sembrerebbe fare capo all’Isis.


Se gli accoltellatori seriali, sapessero che con simili atti perderebbero le utilissime simpatie di cui gli arabopalestinesi godono in Europa, si darebbero una calmata. Ma dato che sanno che gli antisionisti sono impermeabili a ogni revisione, continuano tranquillamente con i loro crimini.