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Referendum Lombardia: se ne è parlato a Ossona

Come successo in altri paesi dell’altomilanese anche a Ossona lunedì 13 luglio ha avuto luogo un’ assemblea pubblica informativa sul Referendum Lombardia Autonoma che ci chiamerà alle urne la prossima primavera. L’iniziativa dell’ assemblea è stata proposta da Sergio Garavaglia (centrodestra) ed approvata (miracolo) dalla maggioranza (Lista civica Acli Incontro più Lega Nord); l’assemblea era in forma ridotta, rispetto ad altre simili. Come relatori solo Massimo Garavaglia della Lega Nord e Carlo Borghetti del PD. Mancava anche l’elemento fisso delle assemblee pubbliche ossonesi e non: Gilberto Rossi dei Verdi ( Gibo). Il che è stata una nota positiva (una rottura di balle in meno). Dopo tante assemblee ben organizzate, interessanti, e soprattutto partecipate, su questo tema importantissimo, durante le quali si parlava dell’ interesse dei lombardi, quella di ieri sera è stata a dir poco sconvolgente. Confesso che la sconvolta sono io. In questo momento capisco il patema che prova il giornalista schierato quando deve scegliere fra professionalità e idee. Cavarmela non sarà facile.

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Si parla di autonomia della Lombardia a OssonaLa mozione di Sergio Garavaglia

Nello stesso consiglio comunale in cui la maggioranza di Incontro ha bocciato la mozione sulla sicurezza a Ossona, il Cons. Comunale Sergio Garavaglia ha presentato un’altra mozione che chiedeva la realizzazione di questa assemblea pubblica sul referendum Lombardia autonoma. La mozione è stata approvata all’unanimità. E’ la prima volta che una mozione di Sergio Garavaglia è approvata in 10 anni.  Ora recito il mio personale rosario, giorno dei misteri dolorosi. Me lo sgrano tutto. Primo Mistero: la mozione non è un testo della Lega Nord, ma è quella formulata dal Collettivo Indipendentista Lombardo Avanti. E’ chiaro che, anche se la decisione di proporla è una libera scelta politica del gruppo del cons. Sergio Garavaglia, questo ne è venuto a conoscenza tramite la mia attività di divulgazione.

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Ho convinto Sergio Garavaglia e il gruppo di Siamo Ossona, ma non ho convinto la mia sezione Lega nord di Ossona. Difatti il secondo mistero è che nel novembre 2014 mozioni simili sono state approvate a Corbetta, a Marcallo con Casone, a Parabiago e in tanti altri comuni lombardi in cui la Lega Nord governa in monocolore o in coalizione come a Ossona. Perchè mai a novembre 2014 la Lega Nord di Ossona non ha presentato la mozione visto che la possibilità che fosse approvata all’unanimità era concreta? Eppure l’avevo proposta al direttivo. Terzo dolorosissimo mistero: se proprio la maggioranza di Incontro aveva deciso di approvare una mozione di area leghista presentata dall’opposizione di Sergio Garavaglia, perchè mai non ha approvato la mozione che chiedeva l’ordinanza di allontanamento per motivi di ordine pubblico degli zingari e il riconoscimento dei gruppi di Controllo del Vicinato? Generalmente, la Lega Nord riesce a organizzare delle assemblee anche senza le amministrazioni e la prima mozione andava incontro ad una esigenza concreta della popolazione di Ossona.

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Centro revisioni a Tradate

manifesto lega nord amministrazione comunale OssonaQuesto ci porta al quarto mistero doloroso, cioè a chi ha organizzato la serata. La mozione approvata parlava di un incontro apolitico e apartitico, organizzato dall’amministrazione comunale, cui sarebbe stata invitata tutta la cittadinanza. Tralasciamo l’inequivocabile, a questo penseranno con tutta probabilità le opposizioni. Da parte mia certamente non mi lamento del fatto che per la prima volta l’amministrazione comunale di Ossona, Incontro, che aveva rifiutato il simbolo della Lega Nord durante le scorse elezioni amministrative, ha accettato di associarsi al simbolo della Lega Nord. In pratica, il mio rosario si riassume nel fatto che, pur non avendo più nessun incarico nella sezione di Ossona, non essendo nessuno, ma solamente mostrando il testo di una mozione comunale per la Lombardia autonoma alle opposizioni, e al consigliere comunale Sergio Garavaglia, ho ottenuto quello che altri, dall’alto del loro potere, non sono riusciti ad ottenere da Incontro in sede di contrattazione per l’alleanza nelle elezioni amministrative: presenza del simbolo e approvazione all’unanimità del punto proposto. Un peccato non aver avuto lo stesso risultato per il comitato Ossona sicura, ma non demordo.

Poca pubblicità per un incontro così importante

Purtroppo a questo successo hanno assistito in pochi. Non si è visto in giro un solo volantino e non sono stati fatti comunicati stampa. Nessuno infatti sapeva nulla dell’incontro e il risultato è stato nell’aula quasi vuota e con pochissimi ossonesi. Ci si poteva quasi contare sulle dita di due mani: 3 quelli del comitato Ossona sicura che hanno approfittato dell’occasione per incontrare il sindaco e ottenere l’appuntamento più volte richiesto e mai concesso; io, cioè Ilaria Preti, il professor Maurizio Colombo, ex consigliere comunale e riferimento di area Formigoniana; suo figlio Matteo, che però non conta perchè è il segretario particolare dell’assessore Massimo Garavaglia in regione Lombardia ed era lì per lavoro; altri 5 ossonesi e i cons. Sergio Garavaglia e Maristella Portaluppi. Il segretario della Sezione Italo Baietta e l’assessore Monica Porrati non contano perchè uno abita a Rosate e l’altra ad Arluno. Non erano presenti neppure tutti i militanti della Sezione e neppure l’entusiasta nuovo componente del direttivo della sezione Lega Nord, Mauro Bellotti. C’era però un nutrito gruppo di leghisti di Casorezzo, alcuni leghisti di Castano Primo, un paio di Cuggiono e pochi altri.

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La relazione dell'assessore Massimo Garavaglia e del consigliere regionale del PD Carlo BorghettiLa relazione dell’assessore Massimo Garavaglia e del consigliere regionale del PD Carlo Borghetti

Seppure in forma ridotta sia come pubblico sia come formazione politica (mancava la visione dei 5 stelle e quella più indipendentista del leghista Fabrizio Cecchetti), la relazione sullo stato delle finanze della regione Lombardia è stata come sempre interessante. Si è parlato di residuo fiscale e dei 50 miliardi che la regione Lombardia vede sparire ogni anno. Si tratta di 5.500 euro a testa, neonati compresi. In Emilia Romagna, ha detto ancora Garavaglia, sono 3.300 a testa. Rispetto ad altre riunioni dello stesso genere c’è stato meno sentimento. Pur sempre brillante, Massimo Garavaglia ha detto che ci si sarebbe accontentati di 12 miliardi dei 50 mancanti. L’idea sinceramente mi piace molto poco. 50 miliardi sono e 50 devono essere. Inoltre, non mi è piaciuto  sentirlo dire che il referendum è una provocazione. Sarà che dopo 25 anni di battaglie che continuano nonostante tutto, l’idea di fare sul serio mi avrebbe anche sfiorata, e non ho voglia di fare sacrifici e di passare le domeniche sotto i gazebo per convincere la gente ad andare a votare per provocazione invece che per davvero. Probabilmente però la frase gli è scappata ma non era quello che intendeva dire.

Il referendum per la Lombardia autonoma, a statuto speciale come ha detto oggi Roberto Maroni, è una cosa seria

Gli interventi che sono seguiti sono quelli tipici della sinistra. Dopo che, grafici alla mano, si è notato che le regioni del sud sono le più spendaccione e che sprecano denaro pubblico, il sindaco Marino Venegoni ha fatto un intervento piuttosto imbarazzante. Secondo lui il problema è la cultura del sud e a sud vanno educati. Mi ha fatto venir voglia di ricontrollare le coordinate geografiche di Ossona che è ad un passo dal dissesto, e che ha accumulato, in dieci anni, forse più di un milione di euro gettati al vento. Poi Marino Venegoni ha cambiato discorso e hanno iniziato a parlare dei pensionati e dei diritti acquisisti di chi vive di più del previsto e quindi prende più pensione di quella che ha versato. Un accenno ai giovani cui non vengono date possibilità e Wainer Eugenio Gornati ha tentato di intervenire dal pubblico, probabilmente si era messo d’accordo con il sindaco per spostare l’argomento, ma la parola è stata data al consigliere regionale Carlo Borghetti.

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Borghetti ha probabilmente capito subito che c’era qualcosa di diverso e che la platea che aveva davanti non era quella solita di “casa lega” e che, in questo caso, poteva giocare in casa. Ha condiviso le conclusioni di Massimo Garavaglia, specialmente sul fatto che ci vuole più equità, ed è d’accordo sullo spostamento della tassazione sui comuni.
“Il pd”, dice, “vorrebbe abolire le regioni a statuto speciale” e propone quindi di fare delle macroregioni. Questi consiglieri regionali del Pd sono proprio giovani. Non si è accorto di aver suggerito di costituire la Padania, l’Ausonia e lo stato del centro, come proponeva la fondazione Agnelli, agli albori dell’esperienza leghista. Poi aggiunge che vorrebbero unire i Comuni più piccoli. Ne nasce un accenno di discussione fra i tre relatori sulla connotazione culturale delle comunità e aleggia sulla sala il pensiero della possibile unione con Casorezzo. Il sindaco si accorge del pericolo dell’argomento e si sposta a parlare di convenzioni e gestioni di servizi associati. E a questo punto che Massimo Garavaglia fa una gaffe: parla di come a Marcallo con Casone abbiano approfittato del pensionamento del comandate dei vigili per unire la polizia locale di Marcallo con Casone a quella di Mesero per risparmiare e pagare lo stipendio di solo comandante. Probabilmente Garavaglia non era al corrente del fatto che a Ossona abbiamo una gestione associata della polizia locale con Casorezzo che costa di più di quando non era associata perchè sono stati tenuti 2 comandanti e 4 agenti.

Si continua parlando delle funzioni concorrenti fra Stato e Regioni e Carlo Borghetti propone di farne pulizia decidendo chi fa cosa. Accenna a 60 miliardi di euro persi per la corruzione e a 120 miliardi di evasione fiscale a livello italiano. Massimo Garavaglia risponde ad una domanda di Wainer Gornati che chiede le percentuali di evasione e si scopre che l’evasione fiscale in Lombardia è del 10% mentre la media Europea è del 13% e quella italiana del 17%. Weiner dà ragione a Garavaglia e se la prende nuovamente con i pensionati baby creati da Giulio Andreotti nel 1977.  A questo punto il segretario della sezione di Ossona, Italo Baietta, fa la sua domanda. Non si capisce molto bene perchè, ma sembra arrabbiato con chi è in cassa integrazione e propone di usare queste persone per i lavori socialmente utili nei Comuni. Interviene, infine, il segretario della circoscrizione Nord Ticino della Lega Nord, Tiziano Boscarini, che fa un lungo discorso contro le delocalizzazioni. La serata finisce così, un po’ a tarallucci e vino, e tutti escono dalla sala per parlare  di altre cose.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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