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Tra Legnano e Magenta. Fuoco in canonica e limousine con bestemmia

Eccoci al nostro appuntamento settimanale con Cib, la Cronaca in Breve, riassunto dei fatti di cronaca della setttimana. La volta scorsa abbiamo chiuso con l’omicidio di san Vittore Olona, di cui fortunatamente è stato trovato il sospetto esecutore e non sono ancora passati dieci giorni dal ritrovamento identificazione di un uomo caduto e annegato nel canale Villoresi . Si trattava di un pensionato residente a Busto Garolfo dove era molto conosciuto che , da qualche mese, viveva nella sua auto. Il 12 maggio è poi stato lanciato un allarme truffe a Parabiago e a Legnano.

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In ambedue i casi si trattava di un paio di uomini, uno dei quali in divisa da agente della polizia locale, che si presentavano e chiedevano di effettuare un controllo sull’acqua potabile, per entrare nelle case e rubare o estorcere del denaro ad anziani o persone poco attente. Il Comune di Parabiago ha dato l’allarme anche da sito internet del Comune. Venerdì 8 maggio, sempre a Legnano, è stato visto circolare un hammer limousine, quelle lunghissime automobili che contengono salotti a più posti. Sulla fiancata era stata serigrafata una bestemmia.

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L’hammer è stato rintracciato in poche ore. Era la trovata pubblicitaria, di cattivissima gusto, realizzata da un giovane pubblicitario, lo stesso che nei mesi scorsi aveva inventato le campagne pubblicitarie per Mirko Rosa e le sue catene di negozi Compro oro.

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Il 12 maggio la porta della canonica della chiesa parrocchiale di San Giorgio su Legnano è stata incendiata,. Qualcuno ci ha versato sopra del liquido infiammabile e poi ha appiccato le fiamme. Il pronto intervento di alcuni ragazzi che passavano di lì e che hanno avvisato il parroco, Don Luciano Premoli, e chiamato i pompieri ha scongiurato il pericolo di danni più gravi. Sul fatto, di chiara origine dolosa, stanno indagando i carabinieri.

E poi ancora un cittadino indiano che ha truffato un cittadino giordano per 50 mila euro, vendendogli uno spazio espositivo all’expo 2015 per poi sparire con i soldi prima che il malcapitato si rendesse conto di aver comprato uno spazio inesistente. A Rho un evaso dagli arresti domiciliari è stato riarrestato. Forse pensava che il braccialetto elettronico che gli avevano applicato non avesse il gps e la localizzazione via satellite, o che nessuno controllasse.

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Nota della redazione
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Anna Alice

Ogni persona ha una vita normale e una vita di fantasia, di pensieri e di sogni. Sono una impiegata, una contabile. Ho a che fare ogni giorno con i numeri, e raccontare il mondo con le parole è il mio modo di fuggirne.

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