Le cause del Comune di Ossona: anche in politica la curiosità è donna e così Fata Turchina scopre le bugie di Pinocchio
Agli inizi di Settembre il capogruppo in consiglio comunale di Siamo Ossona, Sergio Garavaglia, si era lamentato perchè aveva chiesto agli uffici comunali di avere la documentazione relativa alle cause legali che il Comune di Ossona aveva in corso e che avevano generato dei costi legali molto alti.
Nonostante l’obbligo di informare i consiglieri comunali entro al massimo 3 giorni e i cittadini entro al massimo 30 giorni, dopo un mese e mezzo l’amministrazione comunale non aveva ancora consegnato alle opposizioni la documentazione richiesta. A seguito delle lamentele del cons. Sergio Garavaglia, l’amministrazione comunale aveva mandato una lettera di risposta in cui diceva che la documentazione richiesta era troppa e che consegnandola si metteva a repentaglio il buon funzionamento degli uffici e faceva riferimento a leggi e regolamenti per giustificare l’immane ritardo degli uffici a consegnare la documentazione a Sergio Garavaglia.
Anche nell’ultimo Consiglio Comunale, il sindaco Marino Venegoni ha ribadito che le richieste di documentazione sulle vertenze erano troppe e che gli uffici non potevano evaderle e per questo motivo l’amministrazione si era rivolta al prefetto per chiedere lumi e che anche il prefetto si era detto d’accordo con il sindaco e che la documentazione sulle vertenze legali del Comune erano troppe per essere consegnate nei termini di legge.
A questo punto la mia curiosità di donna è arrivata ad un livello inimmaginabile. Avete in mente quei momenti in cui sareste disposti a fare qualunque cosa pur di sapere qualcosa? Ebbene la domanda “ ma quante diamine di volte l’amministrazione comunale si è cacciata, e ha cacciato il Comune, in guai legali per dare una risposta del genere?” mi ha attanagliato le cervella per giorni. Alla fine non ho resistito. Ho chiamato Sergio Garavaglia e glielo ho chiesto. Mi ha risposto gentilmente che era meglio che vedessi da sola e così mi ha consegnato un CD sul quale mi sono tuffata. Pensavo di trovarci dentro come minimo un centinaio di pasticci e vertenze legali con complicati ricorsi al TAR e alla Corte dei Conti, composti da centinaia di pagine tutte da leggere e che giustificassero ampiamente il ritardo della consegna dei documenti e il ricorso al prefetto. Ero prontissima a bacchettare il consigliere Sergio Garavaglia per aver sovraffaticato così tanto i nostri impiegati comunali.
All’apertura del Cd sono, però, rimasta di sasso: tre cartelline smunte e quasi vuote. Se si arrivava a 10 documenti era tanto, per un totale di una ventina di pagine, al massimo, divisi in tre anni: 1012, 2013, 2014. Le cause sono importanti, è vero, e anche molto costose. Lo sono anche le cifre pagate dal Comune nei contenziosi che ha perso. Ci sono tre o quattro aziende che hanno fatto un ricorso al Tar contro il Comune, impugnando una delibera di bilancio, una vecchia causa che si trascina da quasi dieci anni per un bambino ( ora maggiorenne) caduto a causa di buca della strada, un ricorso alla corte dei conti, e due ricorsi a Tar per impugnare il PGT per due fatti diversi. Insomma, cose importanti, ma sicuramente non sono quelle centinaia di documenti e sicuramente per scannarizzarli e metterli sul CD ci sono voluti al massimo una decina di minuti.
La fata Turchina chiamò dei picchi per accorciare il lungo naso di Pinocchio, Pandora aprì il vaso dei mali del mondo e, ora, chi tirerà le orecchie a quel biricchino del sindaco Marino Venegoni? Caro sindaco: non si dicono le bugie e soprattutto non è bello far la vittima quando si ha torto. I politici veri e seri dicono sempre la verità; perlomeno, se proprio devono mentire, fanno in modo di non lasciar in giro così tante prove delle proprie marachelle.
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