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Cittadella, lega Nord: le frasi più forti dell’ indipendenza del Veneto

“L’unica vera via, l’unica luce, è l’ indipendenza del Veneto” inizia con queste parole del sindaco di Cittadella, il raduno degli indipendentisti della Lega Nord che oggi si son recati in Veneto per celebrare il 18esimo anniversario della dichiarazione di indipendenza della Padania e della marcia sul Po del 1996.

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I sindaci veneti erano tutti sul palco, insieme a Luca Zaia, il governatore del Veneto, con le fasce decorate con il Leone di san Marco. Le parole d’ordine non sono cambiate molto da allora come non sono cambiati ii temi principali di un raduno che è ormai tradizione. Oggi si può notare qualche differenza: rispetto al passato, le rivendicazioni di indipendenza sono quelle del Veneto, della Lombardia invece che della Padania, che è lasciata come sottofondo e persino Flavio Tosi, il segretario della Liga Veneta e sindaco di Verona, che rispetto all’indipendenza del Veneto ha posizioni molto più timide degli altri dirigenti della lega nord, ha fatto dichiarazione più forti del solito.

“Il presidente del consiglio: faccia da pirla” ha esordito Tosi nel suo intervento “sto solo leggendo quello striscione lì davanti”. Le sue lamentele erano rivolte al fatto che per fare la campagna elettorale delle Europee per Renzi e per il Pd , concedendo i famosi 80 euro “ hanno tolto 100 euro a persona di trasferimenti ai Comuni per dare quegli 80 euro a 10 milioni di persone e usarli per fare la campagna elettorale a quel pirla.

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” Secondo Tosi il referendum per l’indipendenza del Veneto è il modo che si può utilizzare per ottenere più autonomia. Anche l’on. Massimiliano Fedriga, capogruppo delle Lega nord al Senato, ha poca simpatia per Renzi. “Questo è il governo delle tasse, che preferisce dar risposte alla Merkel invece che ai cittadini”.

Cittadella: le frasi indipendentiste più forti del Veneto e della Lega nord

Roberto Maroni: “Faremo il referendum anche in Lombardia. Anche se Roma non vuole”

Sul raduno leghista si posa l’ombra del referendum della Scozia, citato in ognuno degli interventi al palco.  L’on Gian Marco Centinaio, che era a Edimburgo e ha fatto notare che in quell’occasione c’erano i rappresentanti di tutti i movimenti indipendentisti europei, ha elogiato la democrazia dell’Inghilterra e poi  ha lanciato un attacco alla politica di Renzi che “ alle richieste di autonomia della Lombardia ha risposto mandando i rifiuti del sud”.
Il governatore della Lombardia Roberto Maroni cancella ogni titubanza “porto i saluti dei lombardi ai fratelli veneti, uniti nella lotta per l’autodeterminazione dei popoli e per l’indipendenza” ha detto. “Faremo il referendum anche in Lombardia. Anche se roma non vuole. Il Corriere della sera dice che il nostro referendum sarà solo consultivo e che quindi non vale niente? Bene, lo vedremo.” Come se ascoltare il parere della gente fosse inutile, verrebbe da dire commentando le parole del Corriere della sera.

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Luca Zaia con la fascia di San Marco

Con Luca Zaia, anche lui con la fascia di san Marco, sono partite le ovazioni. Il discorso del governatore del Veneto è stato entusiasmante, tutto improntato sul  diritto autodeterminazione dei popoli  del Veneto, serio e coinvolgente ma iniziato con una battuta “Una comunicazione di servizio. Quei ragazzi che si sono arrampicati sulle mura per issare il tricolore: attenti a non cadere: ” e  conclusasi con un’ altra battuta di spirito “ma Obama non poteva pensare ai cazzi suoi invece di intervenire sul referendum della Scozia?”  e con un siparietto con Umberto Bossi.

Bellissime le frasi di Zaia che fa notare come “la corona inglese ha scelto la democrazia, lo stato italiano no. Lo stato italiano ha detto che è illegale chiedere ai veneti di dire cosa vogliono”,  “fra poco sarà pronto il conto corrente su cui versare le donazioni per fare il referendum per l’indipendenza del Veneto.”, ” Cerchiamo di non rieditare la storia del Veneto contro il Veneto.”

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Umberto Bossi e Matteo Salvini

Bossi nel su intervento dice ” chi ha paura muore molte volte ” esortando alla battaglia per l’indipendenza.
Come di consueto  Matteo Salvini, come segretario federale della lega nord, chiude gli interventi dal palco. “Chiedono perchè contestiamo lo stato italiano. Lo contestiamo perchè è uno stato che processa per 18 anni 35 padri di famiglia perchè  sono indipendentisti e  poi oggi dice che il processo è sbagliato”. nel senso che vuole ricominciarlo…

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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