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Abbiategrasso e la violenza d’ importazione da Milano

Dallo scorso febbraio ci sono state almeno 6 episodi di risse con feriti da arma da taglio nel centro di Abbiategrasso. Forse le risse, quelle senza feriti e che non vedono l’intervento di sanitari o delle forze dell’ordine, sono di più. Sembra quasi che Abbiategrasso si sia all’improvviso trasformata da “quasi tranquilla” città di provincia in un posto in cui vige la legge della violenza e del coltello.

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Sembra, visti gli episodi e le facce da tagliagola che ciondolano ultimamente fra la stazione ferroviaria e il centro cittadino. Si muovono a gruppi a connotazione etnica: sono gruppi di nordafricani, di sudamericani, o dell’Europa dell’est. Non interagiscono con gli abitanti di Abbiategrasso, sembra non lo facciano neppure con quelli che danno problemi.

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Un gruppo arriva, si cercano e poi se ne danno un sacco. Come è successo 3 giorni fa sono spesso armati di coltello, o di cocci di bottiglia, di forbici o di cacciaviti. Tutto quanto può essere usato per fare del male. La città si è accorta, suo malgrado, che è stata invasa da queste persone e ne ha paura.

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Da Milano lungo i binari

Il flusso arriva da Milano dove la situazione di crisi economica, insieme ai nuovi arrivi dei clandestini, hanno rifornito il mercato della droga di nuovi spacciatori. Sono in tanti. Sono maneschi e vivono in situazioni in cui il recupero sociale è difficile e forse le piazze di spaccio e la droga da spacciare non bastano più. Quindi si spostano verso la provincia utilizzando le linee ferroviarie e invadono i paesi. Abbiategrasso non è la sola cittadina colpita da questo fenomeno di delinquenza. Sta succedendo ovunque e i Comuni più colpiti sono quelli che hanno una stazione ferroviaria.

Dal consiglio comunale

Donatella Magnoni, consigliere comunale di maggioranza ad Abbiategrasso, ci ha espresso la sua preoccupazione. “Non essendo gente di Abbiategrasso non si sa come andarli a cercare. Si era pensato ad un terzo turno di polizia locale ma non sembra essere la soluzione adeguata. Sono tanti. Arrivano qui, invitati dalle politiche sull’immigrazione del ministro Lamorgese e cacciati dalla città dalle politiche del sindaco Sala di Milano. Sono violenti e vivono di espedienti e di spaccio. Scendono dai treni e girano per la città cercandosi e poi iniziano queste risse spaventose. C’è un problema simile ad Albairate, dove la stazione è diventata territorio degli abitanti dei campi rom e non riescono a mandarli via.”

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Quella prospettata è una situazione davvero critica, al di là del singolo episodio di accoltellamento. Mille delinquenti che si muovono in provincia di Milano, usando al direttrice dei binari è un problema serio, che andrebbe, secondo me, affrontato come fenomeno di criminalità e non come singolo episodio di rissa, prima che la situazione peggiori ulteriormente. Ad Abbiategrasso e altrove

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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