VanzaghelloMilano città metropolitana

Bimbo di 3 anni investito a Vanzaghello. C’era anche la Guardia Nazionale

Vanzaghello. Nel pomeriggio di martedí 8 giugno, poco dopo le 17 un bimbo cinese di 3 anni è scappato dalle mani della mamma e ha attraversato improvvisamente la strada, al semaforo tra la via Matteotti e piazza Sant’Ambrogio. In quel momento passava l’auto di un uomo che investito il bambino. Pare che l’impatto sia avvenuto fra il bimbo e lo specchietto laterale dell’auto in movimento. È uno degli incidenti piú temuti, quasi inevitabile, di quelli che peró sembra non debba succedere mai e che, invece, purtroppo succedono.

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Immediato l ‘intervento del 112 che è arrivato sul posto con una ambulanza e poi con una automedica. In un primo momento il bimbo era cosciente e piangeva, pareva si fosse fatto solo un taglio e avesse battuto la testa. Dopo l’arrivo dell’ambulanza però i medici si sono resi conto che stava succedendo qualcosa. I traumi cranici sono molto pericolosi. Il bimbo deve aver vomitato, e mostrato i segni tipici della commozione cerebrale e così i medici hanno chiesto l’intervento dell’elisoccorso.

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L’elicottero è quindi sceso nel cortile dell’oratorio di Vanzaghello, a meno ci una trentina di metri dal luogo dell’incidente. Con l’ambulanza il bambino, che era stato intubato, è stato portato all’elicottero che poi lo ha portato all’ospedale di Bergamo.

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Al momento non si hanno notizie delle condizioni di salute del bambino. Ci vorrà qualche giorno prima che i medici sciolgano la prognosi e lo dichiarino fuori pericolo per il trauma cranico. Se dopo una botta sulla testa una persona vomita, l’intubazione serve per evitare che, se la commozione cerebrale fa perdere conoscenza, il vomito finisca nei polmoni e causi il soffocamento.

C’era anche la Guardia Nazionale

Intanto che il bimbo veniva soccorso, in piazza Sant’Ambrogio si era creato molto caos. L’autobus di linea non poteva passare, la strada era bloccata e molte molte auto erano in fila. Sul posto sono arrivate 2 pattuglie dei carabinieri che si sono occupati sia della viabilità sia dei rilievi dell’incidente, che , data la situazione, sono stati piuttosto impegnativi.

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Un cittadino ha dato una mano a deviare le auto, fino a che sul posto sono arrivate anche 3 volontarie della Guardia Nazionale che avevano saputo dell’incidente, e si sono messe a disposizione. Con calma e perizia , sotto la supervisione dei carabinieri, si sono occupate di chiudere la strada e della viabilità fino a che non è partito l’elicottero del 118.

La velocità e gli incidenti

Non c’è ancora la relazione dei periti che stabiliscono la dinamica dell’.incidente e quindi non si puó dire cosa è successo. È un incrocio regolato da semaforo a tempo e, sia che l’auto venisse da via San Rocco sia che arrivasse dalla via Matteotti, andava molto piano.

Purtroppo peró anche a velocità basse l’impatto con un pedone, specie se corre, puó fare molti danni. Consiglio di leggere l’articolo che abbiamo scritto su questo argomento lo scorso anno: cosa succede quando si investe un pedone.

Nota della redazione
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