Prima Pagina

Non avete soldi? Ecco chi ne ha un sacco. Anzi uno zaino

Milano. In un albergo di via Lulli arriva un algerino con uno zaino pieno di soldi. 336.800 euro in contanti. Lo fermano per possesso di documenti falsi.

Pubblicità

C’è qualcosa che non va nella nostra società. A causa del Covid 19 e delle scelte di un governo che dà ordini dagli effetti schizofrenici stiamo vivendo la peggior crisi economica mai vissuta. Peggiore di quella che si crea durante una guerra con bombardamenti e attacchi. In fondo ci sentiamo nello stesso modo. come se fossimo sotto attacco. Eppure c’è un commercio in Lombardia non finisce mai, e continua generare guadagni senza limiti, su cui nessuno paga tasse e che uccide le persone e la loro voglia di vivere e costruire modi di vivere in modo sereno e positivo.

Pubblicità

E’ il commercio della droga

E’ il commercio della droga. Ogni tanto qualcuno mi dice che la mia abitudine di scrivere al verità, per quanto dimostrata e incontrovertibile, è la causa di quasi tutti i miei guai perchè la verità offende più di qualsiasi ipocrisia. E’ una opinione che non mi smuove di un millimetro dalla mia convinzione che la base di qualunque scelta comunicativa deve essere la verità dei fatti.

Pubblicità

Quindi rischierò ancora una volta scrivendo quella verità che tutti conoscono, ma che solo gli ipocriti rifiutano di ammettere pubblicamente. Oggi, perlomeno per la realtà che conosco, i consumatori di droga sono degli stupidi italiani, mentre gli spacciatori e gli importatori sono nordafricani, africani, albanesi.

Il commercio a grande livello e le importazioni in Italia sono gestite dai calabresi affiliati alla ‘ndrangheta. Droga , ‘ndrangheta e imbecilli disposti a fumare una canna o una striscia di cocaina che ha viaggiato nelle mutande di irregolari africani che non si lava da settimane. Gente che non si lava perchè non ha un posto dove vivere e lavarsi, e che continuiamo ad importare esclusivamente per alimentare l’economia malavitosa. Le forze dell’ordine possono solo applicare la legge e così è successo che questa mattina è arrivato un comunicato stampa che ci racconta la storia di 300mila euro in contati trovati in un zaino in possesso di un algerino di 37 anni

Pubblicità

Tap gym scarica da goolge play

L’alert per i ricercati

E’ successo in via Lulli, a Milano. Un algerino di 37 anni si è registrato in un hotel. Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico vi si sono recati perchè quando i dati anagrafici dell’algerino sono stati caricati nel sistema, le forze dell’ordine hanno ricevuto un Alert. Si trattava infatti del nome e dell’identità di un uomo con diversi precedenti penali e irregolare sul territorio italiano. Una persona quindi su cui pendeva o un ordine di rintraccio, o di espulsione o comunque di ricerca.

Soldi in contanti, 300mila euro nello zaino

All’arrivo in albergo, ieri mattina, i poliziotti hanno bussato alla porta della stanza. L’algerino ha aperto ma si è dimostrato immediatamente nervoso, timoroso e agitato. L’attenzione degli agenti è stata attirata da alcuni involucri di cellophane e alluminio, tipici del confezionamento di stupefacenti, che si trovavano sulla scrivania.
E’ iniziata immediatamente la perquisizione della stanza, ma non sono state trovate tracce di droga. C’era però uno zaino, che conteneva 336.800 euro in contanti.

I soldi nello zaino di via Lolli. 336.800 euro in contanti
I soldi e lo zaino trovati in via Lulli

E l’algerino dichiara di aver rubato lo zaino con i soldi sul treno

Alla richiesta di spiegazioni sulla provenienza di tanti soldi, l’algerino 37enne ha dichiarato di aver rubato lo zaino ad una persona che viaggiava come lui sul treno da Reggio Emilia a Milano. La legge la conoscono. Il furto semplice ha pene ridicole. Il trasporto di droga per un valore corrispettivo di 336.800 euro è invece un’altra faccenda e altro tipo di pene detentive.

L’uomo è stato portato in questura dove, tramite le impronte digitali, è stato identificato. I documenti che hanno generato l’Alert al momento della registrazione in Hotel erano stati falsificati. Il 37enne è stato arrestato in quanto responsabile del reato di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. La Questura non ha rese note le sue vere generalità.

E’ salito sul treno con uno zaino ed è sceso a Rogoredo con 2 zaini

La storia del furto potrebbe essere vera come potrebbe essere falsa, ma con l’ausilio dei poliziotti della Polfer di Reggio Emilia, gli agenti dell’Ufficio Volanti di Milano hanno appurato che effettivamente il 37enne è salito a bordo del Freccia Rossa a Reggio Emilia con un solo zaino, per poi scendere alla stazione di Milano Rogoredo con due zaini.

Uno era il suo e l’altro quello in cui sono poi stati trovati gli oltre 300mila euro, tutti soldi in contanti, sequestrati dalla polizia. Certo è che se sul treno ha rubato uno zaino con 300mila euro, c’è in giro qualcuno che lo sta cercando. Se invece lo zaino è arrivato nelle mani dell’algerino dopo uno scambio fra corrieri di droga e denaro, lo starà cercando qualcuno altro. Anche l’algerino ha qualcuno da cercare: quello che gli ha dato il documento falso con l’identità di un pregiudicato ricercato.

Facciamo un paio di riflessioni sui soldi che circolano in contanti sui treni

Insomma, è una storia che non è ancora finita però mi spinge verso alcune riflessioni. 336.800 euro in contanti in uno zaino su un treno. La maggior parte della gente onesta e leale, quella che paga le tasse, non arriva a guadagnare, in un anno, nemmeno 36.800 euro. Però agli onesti è imposta la carta di credito e di pagamento con le commissioni bancarie e il limite di spesa giornaliera in contanti è di 1000 euro. Il governo sta preparando una patrimoniale sulla casa degli onesti, di quelli che pagano sempre, e a parte questi sporadici casi, droga e denaro continuano a scorrere liberamente, persino sui treni. Altre riflessioni, e ce ne sono molte da fare, le lascio ai lettori. Riflessioni, ho detto, non parolacce.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

Commenti, repliche e rettifiche. Scrivi qui quello che hai da dire.