Milano città metropolitanaCassinetta di Lugagnano

Gatti da pelare a Cassinetta di Lugagnano. La replica del sindaco Michele Bona

A Cassinetta di Lugagnano muoiono troppi gatti. Ne abbiamo parlato in in un articolo di ieri che trovate a questo link sulle polpette avvelenate che hanno ucciso dei gatti. I residenti in paese sospettano una persona. Il sindaco Michele Bona replica ai suoi cittadini su quanto successo domenica 15 novembre.

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Il sindaco Michele Bona sulla vicenda dei gatti

Le parole del sindaco di Cassinetta di Lugagnano, Michele Bona

“Buongiorno a tutti. Domenica è stata toccata la più bassa e vergognosa pagina di Cassinetta e del gruppo Facebook “Sei di Cassinetta se…” In questo gruppo privato, che, ricordo, nulla ha a che vedere con l’amministrazione comunale, che ha altre fonti e mezzi di comunicazione ufficiali a quali è possibile inviare segnalazioni, ho letto parole di violenza inaudita per le quali alcuni saranno denunciati, false accuse alla polizia locale e ai Carabinieri per le quali i protagonisti saranno chiamati a rendere conto, e un’escalation di violenza verbale che ha quasi del surreale.

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Fatti gravi

Ho letto di persone che dichiarano di aver violato la proprietà privata, di persone che, in barba ai divieti e alla salute degli altri, hanno deciso di ritrovarsi con non si sa quale intenti pseudopunitivi. Di persone che hanno consigliato di prendere una pistola per sparare ad una persona. Io mi chiedo se vi rendiate conto della gravità delle cose che avete scritto. Le parole hanno un peso ed il fatto che siate dietro un PC o a un telefono a scriverle non vi esime dalla responsabilità, oltre che dal di vista politico, anche civile e penale di averle scritte. È intollerabile vedere certe schifezze scritte, ancora di più da parte di concittadini, anche se molti non lo sono.

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Gatti avvelenati a Cassinetta?

Ieri è accaduta una cosa grave, è vero. Un tentativo, tutto da provare, di avvelenare degli animali (n.d.r.: gatti) attraverso “fare delle polpette avvelenate”. Una cosa gravissima che andava denunciata immediatamente ai carabinieri. Invece si è preferita la pubblica gogna, cominciando a sparlare della polizia locale, dell’ amministrazione e via dicendo.

Lo sport preferito dai vili

Lo sport preferito, insomma, di chi ha il coraggio di scrivere ma poi quando c’è da metterci la faccia scappa come un vile perché, vi assicuro, che nessuno ha mai fatto alcuna segnalazione o denuncia ne ai Carabinieri, che ovviamente solo io ho sentito in merito al tema polpette avvelenate, ed ai quali sempre io ho richiesto intervento in merito alla pseudospedizione punitiva che si andava prospettando. Nè sono arrivate segnalazioni alla polizia locale o al sindaco. Questa è la verità.

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La verità del sindaco Michele Bona

Il signore in questione, una persona anziana tra l’altro, è conosciuto dai cassinettesi e dall’amministrazione (n.d.r.: amministrazione comunale) da diversi anni per diversi episodi pregressi che sono stati tutti gestiti, quando segnalati. anche dal sottoscritto in persona. In questo caso invece si è preferito partire con il giustizialismo da strada della peggiore lega, senza nemmeno interrogarsi su quali difficoltà possono esserci dietro un determinato comportamento.

La giustificazione

Cosa che non vuole essere una giustificazione di tale comportamento ma semplicemente un’analisi dei fatti a tutela di tutti, che non giustifica certi atteggiamenti altrettanto gravi da parte della popolazione. Non ho altro da aggiungere se non che mi vergogno per voi e per quanto successo. Spero che questi atteggiamenti siano una sorta di delirio da lockdown e che non rappresentino nella realtà i cassinettesi.”

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Cristina Garavaglia

Giornalista

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