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Su Instagram. Patenti e documenti falsi “soddisfatti o rimborsati”

 La Polizia di Stato di Milano ha arrestato ieri a Varese un ceceno 35enne per possesso e fabbricazione di documenti falsi. Utilizzava Instagram per pubblicizzare la sua attività di falsario con lo slogan “Documenti garantiti al 100% con la garanzia del soddisfatti o rimborsati.” Il timore del terrorismo.

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la scala Rho b&b

L’operazione “The Caucasian Job” è partita 6 mesi fa dalla Sezione Antiterrorismo della D.I.G.O.S. della Questura di Milano, in collaborazione con il Servizio per il Contrasto all’Estremismo e Terrorismo Esterno della DCPP /U.C.I.G.O.S. Le due sezioni della polizia di stato sono state coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica dr. Alberto Nobili e dal dr. Enrico Pavone della Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano. Il fine delle indagini era portare allo scoperto e interrompere le attività di un’organizzazione criminale transnazionale che si dedicava al traffico di documenti falsi.

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The Caucasian Job e le inagini sul terrorismo di Vienna e Parigi

Il nome del ceceno arrestato ieri a Varese era entrato nelle indagini di un’operazione antiterrorismo compiuta in Austria. Le autorità di Vienna avevano segnalato un uomo residente nell’ altomilanese che era in contatto con il protagonista Con il supporto dell’A.I.S.I., i dipartimento dell’intelligence italiana che si occupa dell’analisi delle fonti aperte, cioè i social media, i controlli e le indagini della polizia di Stato si sono i estesi su altri stranieri tra cui alcuni provenienti dalla repubblica cecena e già conosciuti come falsari di documenti europei.

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documenti su Instagram

Così è stato individuato il gruppo criminale che aveva un modus operandi particolare. IChi aveva bisogno di documenti europei falsi contattava al telefono o via web il gruppo criminale indicando la tipologia di documento richiesto. Quindi, dopo aver ricevuto la foto dal cliente e avuta la conferma del pagamento tramite canali di money transfer, i falsari spedivano i documenti con uno dei vettori ordinari presenti sul territorio. Il costo dei documenti era compreso tra i 300 e i 1.500 euro. Variava infatti a seconda del tipo dei documento falsificato, oltre che per al quantità richiesta, come se fosse un mercato al dettaglio o all’ingrosso. Sugli effettivi fruitori dei documenti falsi non è stato possibile al momento individuare una connotazione chiara.

Considerata l’origine dell’indagine e i recenti attacchi terroristici di Parigi, Nizza e Vienna gli investigatori hanno deciso di accelerare la conclusione dell’operazione eseguendo a Varese un decreto della Procura di Milano, con la perquisizione di tre cittadini stranieri, il 35enne russo (la cui richiesta di asilo presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Varese è in fase di contenzioso) e due cittadini di nazionalità ucraina, uno di 64 anni e uno di 42 anni, entrambi regolari sul territorio nazionale.
Tutto il materiale ritrovato è stato sequestrato dalla Polizia di Stato. C’erano 30 documenti falsi (carte d’identità, patenti, passaporti, etc.), 4 personal computer e 14 telefoni cellulari,. Sarà oggetto di un’ analisi successiva.

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Su Instangram: Soddisfatti o rimborsati

In questi mesi, leregole e le restrizioni della pandemia del Covid 19 non hannofermato i traffici documentali del gruppo capeggiato dal ceceno. Anche se era in possesso di una patente falsa, non si muoveva mai dal suo appartamento. Qui recuperava gli ordini attraverso un sito web e un profilo Instagram, attraverso i quali pubblicizzava liberamente la vendita dei documenti (sul profilo Instagram era indicato “Carte di identità incluso formato elettronico. Siamo pronti ad aiutarti nell’ottenimento di documenti europei. Fare una carta d’identità. Patenti di tipo internazionale”), fornendo in rete la “garanzia soddisfatti o rimborsati” (Noi garantiamo il completamento del lavoro al 100%, altrimenti vi rimborseremo i vostri soldi”.)

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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