OssonaMilano città metropolitana

La spazzatura dopo il lock down

Ossona. I cittadini si lamentano per la spazzatura non raccolta, le strade che non sono pulite con regolarità e per la generale disorganizzazione che ha colpito i servizi pubblici nel dopo lock down. E’ causa delle nuove regole e della lentezza che provocano?

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E’ stata dura e non è ancora finita. la pandemia del coronavirus ha colpito molto duramente il sistema organizzativo dei Comuni. Possiamo dire che la Lombardia ha resistito all’assalto, ma possiamo anche dire che è stata ferita gravemente. Se si trattasse di affrontare quest’anno e la pandemia con l’obbligo di mantenere il distanziamento sociale, disinfettarsi spesso le mani,provarsi la febbre e usare la mascherina, non ci sarebbero grandi problemi. Ci si organizza e si fà.

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Tirati all’osso dalla troppa ottimizzazione, non riusciamo a reagire bene all’emergenza

Il problema è che eravamo tirati così tanto all’osso con l’organizzazione ottimizzata dei servizi pubblici che è mancato lo spazio per inserire anche queste pratiche e i protocolli contro la pandemia hanno mandato all’aria tutto. Ogni cosa è diventata lenta, si accavalla e alcune volte non la si fa proprio. Persino il settimanale lavaggio delle strade ora pare essere random e così non si riesce più a capire, a Ossona, quando e dove parcheggiare la macchina per lasciare libero il passaggio alla macchina pulitrice. Il risultato è che le strade non sempre sono pulite.

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Luoghi di abbandono della spazzatura in pieno paese

Si è arrivati al punto che i luoghi di abbandono della spazzatura si trovano direttamente in paese, e non solo nelle aree boschive o di campagna. La foto in alto è stata scattata in via San Francesco. Una zona che pare essere diventata un abituale punto di scarico da parte degli incivili anche se è vicino alle case.Anche questa bruttissima abitudine fa parte del disastro lock down, in cui la gente si così tanto persa nel groviglio delle regole da aver perso di vista quelle che prima si usavano di routine.

Si corre un grandissimo rischio, in questi giorni. Più grave di quello di un ritorno della pandemia e di un innalzamento dei contagi, o di mandare di nuovo in palle il sistema sanitario. E’ il rischio di perdere il controllo sociale e l’organizzazione dei servizi quotidiani.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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