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Errare è umano, ma perseverare è M5S

Dopo i fatti accaduti in Libano, di cui tutti siamo a conoscenza, sono pervenute alla nazione libanese e al suo popolo numerosissime testimonianze di solidarietà. Tra le tante, una in particolare si è contraddistinta non per il valore del contenuto, ma per un errore, che se fosse stato fatto da una persona qualsiasi sarebbe stata considerata semplicemente una svista.

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Libanese o Libico?

Quando però, in un tweet, il sottosegretario agli esteri Manilo di Stefano, appartenerete al gruppo M5S attualmente al governo, è comparso il seguente testo:

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“Con tutto il cuore mando un abbraccio ai nostri amici Libici. Lo abbiamo già detto e lo ripeto anche io, l’Italia c’è ed è pronta a dare tutto l’aiuto possibile. Coraggio. #Beirut#Libano#Liban@ItalyMFA@Mov5Stelle

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la scala Rho b&b

Il tweet è diventato virale, e subito sono stati fatti degli “screen” ovvero delle immagini fotografiche dello schermo, per evitare che una eventuale correzione, poi inevitabilmente avvenuta, cancellasse di fatto lo svarione.

m5s. Errare è umano, ma perseverare è M5S - 05/08/2020

Alle 10,57 però un secondo tweet. Forse, ancora più grave del primo, con toni molto lontani dall’essere quelli di una persona che rappresenta tutti, anche i suoi avversari politici, essendo un rappresentante del governo. Di stefano scrive:
C’è poco da scherzare con queste cose, ho sbagliato a scrivere, i morti invece restano, fenomeni.”

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Tralasciando la punteggiatura, ovvero l’uso della virgola un po’ a caso, ad infastidire molti utenti del social, è stato quel “fenomeni”, utilizzato quasi in modo sprezzante e offensivo.

m5s. Errare è umano, ma perseverare è M5S - 05/08/2020

Lo screen del tweet in questione è doveroso, dato che c’è il rischio che anch’esso venga corretto.
Naturalmente, anche sotto questo ennesimo tweet si è scatenata una bagarre che è inutile mostrare per intero, ma in pochissimo tempo ha già raggiunto e superato il migliaio di commenti.

Poteva finire qui?

No, non poteva e infatti, non contento il sottosegretario agli esteri del governo PD-M5S si lamenta di essere finito tra le tendenze di Twitter con l’hashtag #distefano
https://twitter.com/search?q=%23DiStefano&src=trend_click

Ed ecco che autocitandosi, ma anche dimostrando un certo nervosismo, se la prende con il web (di cui è politicamente figlio) del giornalismo in generale, offende Carlo Calenda, per poi prendersela ancora con i giornali, che in cerca di click proveniente dagli hater della rete. (hater non haters dato che stiamo scrivendo in italiano n.d.r.)

Poi, una sviolinata verso se stesso e le sue incredibili gesta mai menzionate dagli articoli dei giornali e del web, perchè si sa, i cattivi siamo noi, i buoni sono loro, specie se facciamo notare un errore forse anche fatto per stanchezza, ma pur sempre un errore.

Eppure, sarebbe bastato un “scusate, mi dispiace, ero stanco e ho scritto Libici al posto di Libanesi. Del resto, succede a tutti di essere stanchi, di essere arroganti succede solo ad alcuni.

Ma poteva finire qui? (parte seconda)

Già perchè nella ricerca di maggiori informazioni sulla faccenda, capita di imbattersi in un altro tweet, questa volta della senatrice M5S, Capogruppo della 12ª Commissione permanente (Igiene e Sanità) del Senato.

anche qui è d’pbbòogp lo screenshot, perchè dove ora si legge “popolo libanese” prima si leggeva…

m5s. Errare è umano, ma perseverare è M5S - 05/08/2020

Ebbene si, anche Per la senatrice Pirro, gli abitanti di Beirut sono, non si capisce per quale ragione, libici. Inutile dire che ancora una volta il popolo del web si è scatenato con ogni genere di commenti.

Sorge però un dubbio

Possibile che due rappresentanti del governo, abbiano contemporaneamente fatto lo stesso errore? Forse dietro c’è un complotto per screditare il movimento, Già Toninelli ha avuto i suoi problemi con il tunnel del Brennero, Di Maio con le coste Russe del Mediterraneo, questo è un vero e complotto perpetrato da chi sposta le località geografiche nottetempo, per far fare loro brutta figura.


Nota della redazione
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Gianluca Preti

Videomaker, grafico, fotografo, appassionato di Milano.

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